Con l’uscita di scena di Mario Draghi, gli investitori sperano nella Bce. Per Mfs Im, nelle prossime settimane lo spread Btp-Bund è destinato ad allargarsi
L’astensione dei partiti di centrodestra e del Movimento Cinque Stelle al voto di fiducia di mercoledì ha segnato la fine del governo guidato da Mario Draghi. Immediato l’allarme sui mercati, che in attesa di rassicurazioni dalla Bce, con le elezioni alle porte vedono salire inevitabilmente il rischio Italia.
“In poche parole, il risultato di oggi (mercoledì, ndr) è forse il peggiore esito della crisi iniziata la scorsa settimana e si prevede una maggiore frammentazione – sottolinea Annalisa Piazza, fixed-income research analyst, di MFS Investment Management -. Il presidente Mattarella potrebbe decidere di sciogliere il Parlamento già la prossima settimana, dopo aver consultato i presidenti delle due Camere. Si potrebbe tentare di formare una maggioranza di governo alternativa o di nominare Draghi come commissario. Riteniamo improbabile che entrambi gli scenari si verifichino”.
Per la Piazza, nel breve termine l’esito degli sviluppi politici potrebbe aumentare ulteriormente la confusione sullo strumento anti-frammentazione della Bce, che non è chiaramente finalizzato a ridurre il rischio politico. “Nel frattempo – osserva – la Bce si troverà in una situazione molto scomoda quando i rischi di rallentamento della crescita dell’Italia (insieme all’intensificarsi di condizioni di finanziamento più severe) si riverseranno su altre economie dell’Eurozona (quelle con i legami commerciali più profondi saranno le prime a risentirne). Aumenterà anche il rischio di un deterioramento nella trasmissione delle politiche, indipendentemente dai fattori che ne sono alla base”.
Per l’esperta è probabile che nelle prossime settimane lo spreadNel mondo dei prestiti, per spread si intende il ricarico ch... Leggi Btp-Bund si allarghi. “Escludiamo che lo spreadNel mondo dei prestiti, per spread si intende il ricarico ch... Leggi dell’Italia raggiunga i livelli visti durante la Crisi Finanziaria Globale o nel 2018-19, quando si discutevano le questioni esistenziali dell’Eurozona, ma è certo che ulteriori incertezze saranno scontate nei prezzi”, conclude.