Investi

Reddito fisso, come orientarsi nella nebbia

certificati di investimento

Per Capital Group, i rendimenti iniziali di oggi offrono un punto di ingresso interessante per gli investitori: ecco su cosa puntare

L’aumento dell’inflazione e il rallentamento della crescita globale sono due temi dominanti che gettano un’ombra sull’attuale contesto di mercato. Con l’aumento dell’incertezza geopolitica, l’inasprimento della politica monetaria, le sfide della catena di approvvigionamento e l’aumento dei prezzi delle materie prime, potrebbe profilarsi all’orizzonte un periodo di stagflazione globale. Orientarsi nella nebbia verso la normalità non è mai stato così impegnativo, ma secondo Mike Gitlin, head of fixed income di Capital Group, con un’ottica di lungo periodo si può comprendere meglio il forte effetto di normalizzazione che potrebbero avere forze disinflazionistiche come l’aumento dei livelli di debito, i progressi tecnologici e l’invecchiamento demografico. “Una chiara comprensione di questi fattori può aiutare gli investitori a tracciare meglio il percorso attraverso la nebbia”, assicura.

Investire nel reddito fisso in un periodo di inflazione elevata e tassi in aumento può sembrare preoccupante. Tuttavia, per Gitlin i rendimenti iniziali di oggi offrono un punto di ingresso interessante per gli investitori. “I rendimenti dei vari settori del reddito fisso sono nettamente superiori ai minimi degli ultimi anni. Ad esempio – chiarisce -, le obbligazioni societarie globali investment grade di alta qualità offrono attualmente un rendimento del 4,3%, superiore al 4,1% offerto dalle obbligazioni societarie globali high yield durante i recenti minimi del 2021”.

Ai rendimenti attuali, a detta dell’esperto, la storia suggerisce rendimenti totali più elevati nei prossimi anni. Ciò significa che gli investitori potrebbero trarre vantaggio dalla detenzione di obbligazioni in tutte le asset class del reddito fisso, tra cui investment grade, high yield e mercati emergenti. “Questo reddito più elevato può offrire una maggiore protezione per i rendimenti totali nel tempo, anche se i movimenti dei prezzi rimangono volatili – sottolinea -. Di fatto, una parte maggiore del fabbisogno di reddito degli investitori potrebbe essere soddisfatta con il reddito fisso tradizionale rispetto agli ultimi anni. Nonostante l’attuale volatilità, l’ampio universo del credito offre agli investitori diverse opportunità di aggiungere valore attraverso la ricerca bottom-up e la selezione dei titoli in ciascuno dei quattro settori primari del credito: high yield, investment grade, mercati emergenti e debito cartolarizzato”.

Secondo Gitlin, il miglioramento continuo dei fondamentali ha reso più appetibili le obbligazioni corporate investment grade, sulla scia del calo dei coefficienti di leva netti delle obbligazioni investment grade Usa ed europee. “Anche le valutazioni sembrano interessanti – osserva -, dopo che il rendimento delle obbligazioni corporate investment grade globali è aumentato insieme a quello dei titoli di Stato e all’ampliamento degli spread. Le insolvenze sono attualmente molto basse e, sebbene possano aumentare in caso di recessione, riteniamo che il cuscinetto di rendimento e la selezione attiva dei titoli possano compensare i rischi potenziali. Anche i rendimenti sono diventati più interessanti, passando dai bassi livelli raggiunti nel 2021 all’attuale 7,5%. Tuttavia, poiché si prevede che la volatilità rimanga elevata e che persista un maggior grado di incertezza nell’economia, posizioniamo i nostri portafogli di credito in modo difensivo, concentrandoci sui fondamentali e sulla ricerca bottom-up”.

L’universo del debito dei mercati emergenti  si è ampliato e rafforzato in modo significativo negli ultimi decenni e, secondo l’esperto, lo sviluppo di questa asset class è diventata più interessante per una più ampia base di investitori. “L’emissione è aumentata, migliorando così la liquidità. Tuttavia – precisa -, l’aumento dell’inflazione, il rallentamento della crescita globale, l’inasprimento della politica monetaria statunitense e l’impennata del dollaro hanno pesato sul settore. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha creato un ulteriore vento contrario rispetto al debito societario dei mercati sviluppati con rating comparabile”. 

Nonostante questo, a detta di Gitlin, c’è motivo di essere ottimisti sul futuro dei mercati emergenti. “Gli attuali livelli di rendimento offrono una notevole protezione contro l’ulteriore volatilità. Il debito emergente in valuta locale è stato per lungo tempo il segmento in più rapida crescita dell’asset class Emd e rappresenta oggi la parte più ampia dell’universo. Preferiamo le obbligazioni in valuta locale. Rispetto ai mercati sviluppati, le banche centrali dei Paesi emergenti sono molto più avanti nel processo di inasprimento delle politiche. Inoltre, l’aumento dell’inflazione core nei mercati emergenti è stato generalmente più modesto rispetto a quello dei paesi industrializzati”.

Rialzi dei tassi più aggressivi e un’inflazione più contenuta suggeriscono un buon valore nella duration degli Em. “Nella maggior parte di questi mercati i costi di copertura sono elevati – prosegue -; pertanto, la nostra esposizione alla duration è principalmente su base unhedged. Nel complesso le valute degli Em rimangono sottovalutate, ma la selettività resta fondamentale nel valutare in particolar modo le valute dei paesi esportatori di materie prime. Abbiamo ancora una visione costruttiva sui prezzi delle materie prime perché la carenza di offerta non si è attenuata. In molti casi, i problemi di approvvigionamento sono addirittura peggiorati, ma l’attività globale è ancora ragionevole. Pertanto, esiste ancora un vento di coda strutturale per i prezzi delle materie prime”.

Anche il credito cartolarizzato, secondo Gitlin, può offrire una serie di opportunità d’investimento diversificate nei sotto-settori degli asset backed, degli immobili commerciali, dei mutui non-agency e dei leveraged loan collateralizzati. “Molti dei fattori fondamentali di questi settori sono diversi dal credito societario e sovrano – fa notare -. Ciò apporta diversificazione al portafoglio. Attualmente stiamo trovando valore nel mercato dei mutui single-asset single-borrower. Questi investimenti di nicchia comportano rischi più concentrati rispetto alle tradizionali cartolarizzazioni dei mutui commerciali, ma il mercato è costituito in gran parte da immobili di alta qualità e si presta a una ricerca fondamentale approfondita e specifica sull’immobile. Ciò offre agli investitori l’opportunità di accedere ad attività specifiche che ritengono interessanti. Questo settore è poco studiato dalla gran parte degli operatori di mercato e ciò consente al nostro team di analisti del credito cartolarizzato di individuare numerose opportunità di investimento valutate male”.

Insomma, l’incertezza continuerà a regnare sui mercati nel prossimo futuro e il contesto d’investimento sarà difficile per gli investitori di tutto il mondo. “Tuttavia – assicura l’esperto di Capital Group -, i gestori attivi dotati di solide capacità di ricerca continueranno ad avere l’opportunità di affrontare questi venti contrari e l’allocazione agli asset a reddito fisso rimarrà più che mai fondamentale”. 

Commenta

Articoli correlati

Giappone, nel 2024 emergeranno molte opportunità 

Enzo Facchi

Da Axa Im tre Etf sugli Stati Uniti

Enzo Facchi

Cina, è ora di tornare a puntare sul Dragone

Enzo Facchi
UA-69141584-2