Per Federated Hermes, il mercato si concentrerà ora sui fondamentali delle singole società e l’aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse metterà a nudo i modelli aziendali inadeguati
Di recente i mercati europei hanno registrato un forte rialzo e i rendimenti obbligazionari sono scesi dopo che l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi Cpi statunitense di ottobre ha registrato un rallentamento. La rinnovata speranza degli investitori che l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi negli Stati Uniti abbia raggiunto il proprio picco e che la Fed proceda a una stretta a un ritmo più lento, è stata in qualche modo rovinata dall’annuncio di mercoledì che l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi nel Regno Unito ha raggiunto l’11,1, con Germania e Italia ancora più in alto.
“Riteniamo che la paura dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sia stata ampiamente scontata e che sia fondamentale evitare le trappole degli utili a livello azionario- afferma James Rutherford, head of european equities di Federated Hermes -. Il mercato si concentrerà ora sui fondamentali delle singole società e stiamo assistendo a un periodo in cui l’aumento dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e dei tassi d’interesse, dopo un decennio di denaro a basso costo, metterà a nudo i modelli aziendali inadeguati”.
“A nostro avviso – prosegue l’esperto -, un rallentamento è quasi inevitabile per molte società, un gruppo che definiamo i ‘Willy il coyote’, un’analogia con la famosa serie di cartoni animati. La maggior parte delle azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi ha ormai superato il limite del precipizio. I ‘beep-beep’, con la loro crescita strutturale difensiva, dovrebbero invece riuscire a superare il baratro, mentre i ‘Willy il coyote’ mancheranno gli utili e cadranno nel canyon”.
“È già successo: alcune società hanno riportato buoni risultati nel terzo trimestre, ma hanno visto i propri corsi azionari cadere dal proverbiale precipizio poiché il mercato si è reso conto che, in un’eventuale recessione, a loro mancherebbe il terreno sotto i piedi. Meglio quindi investire nei ‘beep-beep’ che beneficiano di solide dinamiche strutturali a sostegno della propria crescita”, conclude Rutherford.