Dopo la decisione dell’Antitrust contro le società del mercato libero dell’energia, il Codacons spiega come difendersi dagli aumenti illegittimi delle bollette
I rimborsi delle bollette per i consumatori che hanno subito rincari illegittimi dei prezzi devono essere automatici e accreditati direttamente nelle fatture. Senza che vi sia la necessità di richiesta da parte dei clienti. Lo afferma il Codacons, dopo la decisione dell’Antitrust contro le società del mercato libero dell’energia, ricordando come in un caso analogo scoppiò in Italia un vero e proprio caos indennizzi a danno degli utenti.
Cosa ha detto l’Antitrust
Secondo l’Antitrust sono circa 2,66 milioni i consumatori che hanno subito aumenti ingiustificati di prezzo delle bollette e per i quali ora si chiede la sospensione. Nella nota, l’Authority ha annunciato l’avvio di sette procedimenti nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l’80% del mercato. Si stratta di Eni, Enel, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie.
Le imprese dovranno sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022. Dovranno poi contattare tutti i clienti avvisati di un rinnovo contrattuale che le tariffe non subiranno ritocchi fino ad aprile 2023. Nel caso in cui la nuova tariffa sia già scattata, si torna subito a quella precedente all’aumento.
Bollette, il precedente della telefonia
“In nessun caso deve essere ripetuto l’errore commesso con le bollette a 28 giorni nel settore della telefonia. Allora i rimborsi previsti dall’Agcom furono disposti non in modo automatico, ma su precisa richiesta del cliente. Una circostanza che favorì gli operatori telefonici, i quali ricorsero ad ogni escamotage possibile per rendere difficoltoso il riconoscimento degli indennizzi. Senza contare che molti consumatori, non essendo a conoscenza del proprio diritto, non hanno avanzato la richiesta”, avverte però il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.
Secondo il Codacons, quindi, “per energia e gas i rimborsi delle maggiori somme pagate dagli utenti a causa dei rincari illegittimi delle tariffe devono quindi essere automatici e accreditati direttamente sulle bollette, in modo da evitare qualsiasi disagio ai clienti. Il diritto al rimborso deve inoltre essere riconosciuto anche a chi, nel mentre, ha cambiato fornitore, attraverso bonifici sul conto corrente o altre forme di pagamento”, prosegue Rienzi.
Caro bollette, il vademecum per difendersi
Il Codacons diffonde quindi una guida pratica per difendersi dagli aumenti illegittimi delle bollette e contestare le modifiche unilaterali dei contratti.
1. Gli utenti che ricevono dal proprio fornitore comunicazione di aumento unilaterale delle tariffe o lettera di rinnovo del contratto di luce e gas che preveda aumenti dei costi, devono presentare un reclamo scritto all’azienda, autonomamente o attraverso l’ausilio del Codacons.
2. Se entro 30 giorni il gestore non fornisce un riscontro, l’utente ha diritto ad un indennizzo variabile a seconda dei giorni di ritardo nella risposta.
3. In caso di mancata risposta, o risposta non soddisfacente, i consumatori possono rivolgersi al servizio Conciliazione gestito da Arera, in modo da risolvere la controversia senza ricorrere ai tribunali.