Natixis IM non modifica l’outlook positivo di medio termine. Per Aberdeen Standard Investments tutto dipenderà la reazione degli elettori
La notizia che il presidente Usa, Donald Trump, è positivo insieme a sua moglie Melania al Covid-19 provocherà volatilità nel breve ma non intacca l’outlook di medio termine che per Natixis IM Solutions resta positivo.
“Il sell-off del mercato dopo la positività di Trump non ci sorprende”, afferma Esty Dwek, head of global macro strategy, secondo cui il grande punto interrogativo ruota intorno alla prossima fase di stimolo fiscale, e se adesso sia ancora più difficile raggiungere un accordo di compromesso tra Democratici e Repubblicani prima delle elezioni. “Al momento le parti sono ancora distanti e la positività del presidente rappresenta l’ennesimo elemento di possibile distrazione, che potenzialmente riduce le probabilità di un accordo”, chiarisce.
Detto ciò, secondo l’esperta di Natixis IM Solutions i recenti dati economici hanno mostrato la necessità del Cares Act 2 e non si deve sottovalutare quanti siano i senatori o i rappresentanti della Camera che vorrebbero poter fare campagna elettorale sulla scia di ulteriori stimoli. “Non è dunque da escludere una sorpresa in senso positivo, anche se più difficile. Nel frattempo, è probabile che i mercati rimangano sotto pressione”, avverte la Dwek.
Per quanto riguarda la corsa alla Casa Bianca, a detta dell’esperta è ancora troppo presto per dire se la positività di Trump influirà sull’esito delle urne. “Dipenderà anche dal grado di infezione contratto dal presidente che, non dovesse manifestare sintomi, potrebbe non subire un impatto in termini elettorali; al contrario un’infezione più grave potrebbe impattare sulla sua campagna elettorale e sulla sua comunicazione. Tuttavia, entrambi i candidati sono così reciprocamente distanti, che è probabile che ben pochi elettori cambino schieramento in base alla diagnosi di oggi”, evidenzia.
“Dal nostro punto di vista – conclude la Dwek – non cambieremo il nostro posizionamento: ci attendevamo una corsa ad ostacoli verso le elezioni e quello di oggi è solo un ulteriore fattore in questa direzione, ma non rappresenta un elemento tale da farci cambiare il nostro outlook costruttivo nel medio termine”.
Per Stephanie Kelly, senior political economist di Aberdeen Standard Investments, cruciale sarà la reazione degli elettori. “Se nel Regno Unito, Boris Johnson quando si è ammalato di Covid-19 ha visto crescere il sostegno degli elettori, negli Usa non è chiaro come reagirà la base di Trump alla notizia della sua positività al coronavirus. Dato che gli elettori dell’attuale presidente Usa sono molto scettici nei confronti del Covid 19 è infatti difficile prevedere l’impatto di questa notizia sulla corsa alla Casa Bianca”, sostiene.
C’è poi la questione di chi potrebbe essere stato contagiato: alla luce degli incontri e dei dibattiti che si sono svolti finora, tra questi potrebbero figurare Mnuchin, Pelosi, Biden, Meadows, i membri del Congresso e altri. “L’elenco dei potenziali contagiati è lungo, ma chiaramente Biden è il più rilevante per le elezioni. Il recente dibattito si è svolto rispettando il distanziamento sociale, ma il rischio permane” avverte l’economista.
“I dibattiti saranno messi in discussione, compreso il dibattito dei candidati alla vice presidenza fissato per la prossima settimana, nel caso Pence sia stato esposto. L’impatto sulla corsa presidenziale dipenderà in larga parte dall’evoluzione dei sintomi di Trump e da come reagirà la sua base elettorale”, aggiunge.
“Tutta questa incertezza si sta già riflettendo sugli scambi sulle borse statunitensi. Tuttavia solo il tempo ci dirà come gli elettori reagiranno alla notizia e questo, in ultima analisi, sarà il fattore determinante sulla corsa alla Casa Bianca e, di conseguenza, sul prezzo per gli investitori”, ude la Kelly