Con l’inflazione in rallentamento, il pericolo maggiore è una recessione. Meglio non assumere ulteriori rischi. Nell’azionario puntare sugli asset che generano dividendi. L’Outlook 2023
Il contesto economico che gli investitori avevano anticipato sembra palesarsi: inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi in calo e banche centrali meno aggressive (anche se probabilmente la Federal Reserve continuerà ad alzare i tassi, seppure a un ritmo più misurato). E all’orizzonte, la minaccia una recessione sempre più probabile. È la view del global investment committee di Nuveen, stando al quale i rischi per la crescita sono ora passati in primo piano.
Per questo, dopo un 2022 tanto tormentato, per il 2023 gli esperti Nuveen restano cauti circa l’assunzione di ulteriori rischi nei portafogli, almeno fino a quando si avranno maggiori prove dell’impatto economico negativo dell’innalzamento dei tassi, tra cui l’aumento della disoccupazione e la diminuzione delle vendite al dettaglio nominali.
“Per evitare la recessione nel 2023, o per contenerla se non si riuscisse a scongiurarla, occorrerà una combinazione di una politica monetaria attentamente calibrata e di un supporto in termini di maggiore spesa per i consumi o un maggiore accesso al credito. La sicurezza del mercato del lavoro diventerà la variabile chiave da monitorare per determinare la forza del consumatore”, osserva Brian Nick, chief investment strategist di Nuveen, il quale ricorda che quando i consumatori si sentono sicuri delle proprie prospettive occupazionali, risparmiano meno e aumentano la spesa. “Mentre i tassi di disoccupazione rimangono bassi in tutto il mondo, i parametri ‘immobili’ inizieranno probabilmente a muoversi prima in Europa e nei mercati emergenti e poi negli Stati Uniti”, evidenzia.
Per il global investment committee di Nuveen, quindi, i temi per la costruzione del portafoglio nel 2023 sono incentrati sulla ricerca di resilienza, attraverso investimenti che siano per gli investitori quell’ancora che è mancata nel 2022 e che permetta loro di affrontare una recessione ciclica. Allo stesso tempo, è anche necessario tenere conto delle difficoltà dei mercati quotati e del conseguente squilibrio nei mercati privati.
Quanto all’azionario, per Saira Malik, chief investment officer, i venti contrari fin troppo familiari del 2022 (inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi persistente, tassi di interesse in aumento, politiche monetarie restrittive e un contesto geopolitico burrascoso) continueranno a favorire volatilità e incertezza anche all’inizio del prossimo anno.
“Dovremmo continuare a osservare segnali di solidità in alcune aree dei mercati azionari globali sulla spinta di catalizzatori specifici (tra cui i messaggi delle banche centrali percepite come più accomodanti o anche una moderazione degli aumenti dei tassi), ma i rischi che riguardano gli utili societari, l’occupazione e la contrazione della produzione ci portano a credere che non siamo ancora fuori dalla fase ribassista dell’azionario”, avverte.
Come possibile aspetto positivo, la Malik sottolinea che l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sta scendendo, il che dovrebbe garantire un vento a favore per le azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi nel 2023. “In particolare, vediamo con favore gli asset che generano dividendi, un’area in cui un rendimento relativamente più elevato può aiutare a compensare la volatilità dei prezzi – spiega -. Geograficamente, preferiamo i titoli statunitensi (in particolare quelli a grande capitalizzazione); rispetto ad altri mercati offrono infatti migliori opportunità sia di posizionamento difensivo che di crescita”.
Per quanto riguarda i settori, la Malik guarda con interesse all’healthcare, in quanto area relativamente stabile, e vede opportunità nei Reit, che offrono una combinazione di fondamentali solidi e valutazioni interessanti. “Riteniamo inoltre che il settore dei materiali possa trarre vantaggio dal calo dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e che il comparto dell’energia possa reggere bene. Vediamo con favore i settori a crescita più elevata, tra cui tecnologia e servizi di comunicazione che probabilmente soffrono in un contesto di tassi di interesse “in aumento per un periodo prolungato”, conclude.