Per Federated Hermes, l’asset class è una delle poche in cui è ancora possibile estrarre alfa significativamente. Ma serve prudenza nell’allocazione del rischio
Per ora c’è solo una certezza, secondo Andrew Jackson, head of fixed income per la divisione internazionale di Federated Hermes: la volatilità dei mercati del reddito fisso è destinata a proseguire. E le ragioni sono semplici, dal momento che nonostante il principale driver dell’anno scorso sia stato senza dubbio la pandemia, la velocità e l’ampiezza dei movimenti sarebbero state comunque inferiori se il 2020 non fosse iniziato in una condizione così precaria. “Dopo anni di intervento della Banca centrale e di peggioramento delle condizioni di credito sottostanti, abbiamo registrato più di un conto in sospeso in alcuni settori, dato che le difficoltà hanno portato a situazioni di emergenza e di perdita. È per questo motivo, quindi, che continuo ad essere convinto che la volatilità dei mercati del reddito fisso andrà avanti”, spiega Jackson.
Per l’esperto, l’universo del reddito fisso sembra ben posizionato per il 2021 dal punto di vista tecnico in base a quasi tutti i parametri: i titoli di Stato dei Paesi sviluppati offrono rendimenti prossimi allo zero (e spesso negativi) e chiaramente una minor difesa contro futuri shock, mentre i mercati azionari sembrano offrire un rendimento in prospettiva molto più basso rispetto a quelli dell’ultimo decennio. “In questo contesto, e nonostante la sostanziale debolezza dei rendimenti su base storica, il valore del premio per il rischio di credito e del premio per illiquidità è significativo offrendo un eccellente valore corretto per il rischio – afferma Jackson -. Poi il reddito fisso rimane una delle asset class in cui è ancora possibile estrarre alfa significativamente. Inoltre, all’interno dei segmenti sottostanti ci sono correnti e trend che rendono estremamente preziosa una visione d’insieme più flessibile. La nostra view sui fondamentali è meno positiva rispetto a quella di natura tecnica ed è soprattutto per questo motivo che non possiamo tralasciare anche rischi negativi sui mercati del reddito fisso”.
Secondo Jackson, nella maggioranza dei casi l’adozione di una certa prudenza nell’allocazione del rischio sarà sempre una buona prima linea di difesa contro i movimenti cui assisteremo, ma si dovrà anche a fronteggiare ipotesi di lungo periodo in un contesto più ampio in divenire. “La migliore prova di ciò è che prevediamo che il 2021 sarà un anno in cui i tassi di default saranno un po’ al di sopra delle medie storiche, ma con tassi di recupero significativamente al di sotto della media”, chiarisce, concludendo che comunque il 2021, come l’anno scorso e come ogni anno prima ancora negli ultimi decenni, sarà un anno che premierà la qualità del sottostante, la prudenza e l’attenzione.