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Commodity, rame e soia il mix perfetto per il 2021

Per Cirdan Capital l’oro rosso potrebbe raggiungere quota 10.000 dollari. E anche il legume è destinato a correre. Ecco perché

Il 2021 sarà un’ottima annata per il rame e la soia, due commodity che continueranno a registrare una crescita dei prezzi a causa dell’attuale e futuro deficit di offerta rispetto alla domanda. È la previsione di Marco Oprandi, head of cross asset solutions di Cirdan Capital, che analizza i punti di forza di entrambe le materie prime.

“Dopo ferro ed alluminio – spiega -, il rame è il terzo metallo più utilizzato al mondo. È diffuso soprattutto in settori come quello dei macchinari per la produzione industriale e quello delle costruzioni industriali. Proprio quest’ultimo rappresenta un’importante subcategoria dei cosiddetti settori ciclici, quelli che cioè per primi beneficiano dalla ripresa economica: per questa categoria stimiamo infatti un’ottima performance nel 2021, un fattore che a sua volta comporterà un significativo impiego di rame”. 

A spingere la performance di questa commodity, oltre appunto alla ripresa economica, per l’esperto sarà anche il recente appetito per investimenti in energie rinnovabili: la maggiore attenzione a fonti alternative di energia, infatti, riduce vertiginosamente l’offerta di questa commodity, aumentandone contestualmente la domanda.

“Riteniamo quindi che l’attuale successo del rame non sia il riflesso di una mera strategia di diversificazione del portafoglio da parte degli investitori, ma che invece sia principalmente dovuta ai fondamentali di squilibrio tra domanda ed offerta – assicura -. Infatti, uno dei principali driver del prezzo di questa commodity è proprio la carenza del materiale. Tra tutte le commodities, quelle che stanno registrando le migliori performance sono quelle maggiormente in deficit. Ciò giustifica il prezzo del rolling forward sul rame con scadenza a 3 mesi, che ha registrato una performance del +25% anno su anno, ai valori correnti, passando dal valore di 6.290 dollari a gennaio 2020 al valore di 7.864 dollari nel gennaio 2021. In questo scenario, per il rame prevediamo una crescita costante per gran parte del 2021, stimando il raggiungimento di 10.000 dollari”.

Un’altra commodity che ha sovraperformato è appunto la soia. Anche per questa Oprandi stima che il prezzo sia in gran parte il risultato di una grande carenza della commodity agricola sul mercato globale. “Infatti – chiarisce -, monitorando i futures sulla soia con scadenza a 3 mesi abbiamo notato un incremento ancora più evidente rispetto a quello del rame: circa +44% anno su anno (1,388 dollari a gennaio 2021 contro i 964 dollari a gennaio 2020)”.

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