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Perché l’argento è diventato d’oro

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Per Jupiter Am, ciò che è avvenuto finora porta a credere che il mercato potrebbe crescere notevolmente man mano che la carenza fisica peggiora

L’argento è sotto i riflettori questa settimana, dopo che la famosa community WallStreetBets su Reddit ha evidenziato il valore fondamentale nell’acquisto di argento ai livelli attuali. I post online sono stati il catalizzatore dell’aumento dei flussi e della consapevolezza degli investitori retail. Lo scorso giovedì 28 gennaio, il popolare Etf sull’argento, SLV, ha visto aumentare i volumi, scambiando con un premio di oltre il 5% rispetto alle sue partecipazioni in argento sottostanti. Di conseguenza, il trust SLV ha visto un afflusso record in un giorno di 943 milioni di dollari, o 34 milioni di once. 

“Per noi, questo indica un mercato che potrebbe crescere notevolmente man mano che la carenza fisica, già evidente, peggiora – afferma Ned Naylor-Leyland, gestore del fondo Merian Gold & Silver di Jupiter Am -. Siamo curiosi di capire come afflussi di 34 milioni di once al giorno in un singolo strumento di scambio siano sostenibili in un mercato di approvvigionamento minerario di 750 milioni di once all’anno, in particolare quando la domanda di investimento dell’Etf ne consuma tipicamente il 15-20%, o circa 150 milioni di once all’anno. Aggiungete a questo la domanda e l’uso industriale, che consuma circa 500 milioni di once all’anno e in crescita, per applicazioni 5G, solari e veicoli”. 

Per quanto riguarda la meccanica del funzionamento dello strumento, il gestore osserva che quando c’è un aumento degli acquisti di SLV, questo costringe l’Etf a scambiare a premio rispetto alle sue partecipazioni sottostanti (NAV). “Questo premio crea un’opportunità per le banche londinesi o i partecipanti autorizzati di acquistare argento a pronti e depositare l’argento in cambio di azioni – chiarisce -. Il depositario di SLV deve poi procurarsi o allocare l’argento fisico aggiuntivo per coprire i nuovi afflussi”, Insomma, quello che è iniziato con l’acquisto degli investitori retail ha portato le maggiori banche a dover acquistare più scorte di argento fisico. 

Per Naylor-Leyland vale la pena ricordare che la domanda d’investimento sottostante per l’argento sta crescendo dal primo trimestre 2020. “Negli ultimi nove mesi – sottolinea -, gli exchange traded products hanno aggiunto oltre 500 milioni di once alle scorte globali. In prospettiva, gli afflussi netti di Etp da marzo 2020 sono stati pari a oltre due terzi dell’offerta mineraria annuale di argento. Mentre è probabile che vedremo una maggiore volatilità nel settore dell’argento, il metallo bianco monetario è ancora l’80% al di sotto del suo massimo di tutti i tempi corretto per l’inflazione di 50 dollari dal 1980. Quando si confrontano i due metalli monetari, l’argento è attualmente scambiato 63:1 contro l’oro, cioè 63 once d’argento per ogni oncia d’oro. In termini di abbondanza nel sottosuolo terrestre il rapporto è vicino a 8:1, mentre su una base di flusso di dollari il rapporto è circa 10:1”.

Le grandi banche depositarie di lingotti a Londra sono attualmente a corto di oltre 350 milioni di once, che è quasi la metà di tutto l’argento estratto in un anno. “Anche se queste banche avranno posizioni a compensazione altrove – conclude il gestore -, o futuri obblighi in entrata nel mercato spot OTC, saranno comunque a rischio di dover ricoprire le proprie posizioni short, creando il c.d. short squeeze, in particolare se dovessimo vedere ampi discostamenti dii prezzi tra i diversi mercati. Nella strategia, siamo ben posizionati per uno scenario di mercato rialzista dell’argento e siamo da tempo dell’opinione che i giorni migliori per l’argento debbano ancora arrivare”.

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