Casa&Famiglia

Inflazione, nel 2022 stangata da 2.700 euro per le famiglie

A dicembre inflazione confermata all’11,6%. Nel 2022 crescita media dell’8,1%. E le associazioni dei consumatori fanno i conti. Ecco le città più care

Stangata confermata. A dicembre l’inflazione è aumentata dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente). Secondo l’Istat, in media, nel 2022 i prezzi al consumo sono quindi saliti dell’8,1%, contro il +1,9% del 2021, segnando l’incremento più ampio dal 1985, principalmente a causa dall’andamento dei prezzi degli energetici. Intanto, l’inflazione acquisita per il 2023, ossia la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili per tutti i dodici mesi, è pari a +5,1%.

Nel dettaglio, i prezzi degli energetici nel 2022 sono cresciti in media del 50,9%, a fronte del +14,1% del 2021. I beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, hanno invece rallentato a dicembre, dal +12,7% di novembre a +12,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,8% di novembre a +8,5%).

Inflazione, nel 2022 stangata da 2.700 euro per le famiglie

Per l’Unione nazionale consumatori, l’Istat conferma che il 2022 è stato un anno nero per le famiglie. “Una situazione destinata purtroppo ad aggravarsi a gennaio dopo la scelta irresponsabile del governo di innescare nuovamente la miccia del caro carburanti. Le famiglie fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese, pur attingendo ai risparmi”, commenta il presidente Massimiliano Dona. 

Secondo l’associazione la stangata per le famiglie nell’anno supera i 2.700 euro per le coppie con due figli. I dati “implicano che nel 2022 una coppia con due figli ha pagato 700 euro in più rispetto al 2021 per poter mangiare e bere. Una famiglia media ha avuto una stangata per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche pari a 513 euro. Cifra che sale a 632 per una coppia con un figlio e che arriva a 836 euro per le coppie con tre figli”, prosegue Dona. 

Nel complesso, “il +8,1% significa aver avuto nel 2022, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita rispetto al 2021 pari a 2.768 euro. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva è pari a 2.571 euro. In media per una famiglia il rincaro dello scorso anno è di 2.220 euro. Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di tre figli con una mazzata rispetto al 2021 pari a 3.104 euro”, conclude Dona.

Inflazione, Milano la città che ne ha più risentito

Secondo il Codacons, l’aumento dei prezzi è costato ad ogni famiglia, a parità di consumi, 2.369 euro nel 2022. Con una stangata complessiva che supera quota 61,3 miliardi di euro. Una crescita media dell’8,1% che, per l’associazione, si traduce, a consumi costanti, in un maggiore esborso pari in media a +2.369 euro per la famiglia tipo, spesa che sale a +3.285 euro annui per un nucleo con tre figli.

Un single ha speso 1.682 euro in più rispetto all’anno precedente, +1.619 euro il pensionato, +2.528 euro una coppia senza figli, +2.863 euro un nucleo con 1 figlio, +3.069 euro una famiglia con 2 figli. 

A livello provinciale è Catania la città che a dicembre registra l’inflazione più elevata pari al +14,7% su base annua, mentre ad Aosta la crescita dei prezzi si ferma al +8,5%, analizza ancora il Codacons. Ma se si considera la diversa spesa per consumi delle famiglie sul territorio, è Milano la città che risente maggiormente dell’inflazione, con il +12% che si traduce in una maggiore spesa annua in media pari a +3.257 euro a famiglia. Un nucleo residente a Potenza, con una inflazione al 9,2%, spende invece appena +1.817 euro all’anno, il valore più basso d’Italia.

Inflazione, la classifica delle città

Catania      14,7%       2.918 euro
Palermo    14,6%        2.898 euro
Messina    13,9%        2.651 euro
Genova     13,5%        2.943 euro
Ravenna   12,8%        3.093 euro
Perugia     12,5%        2.871 euro
Modena     12,3%        2.972 euro
Trento        12,3%        3.219 euro
Bologna    12,0%        2.994 euro
Bolzano     12,0%        3.189 euro
Milano       12,0%        3.257 euro
Firenze      12,0%        2.799 euro
Bari            12,0%        2.082 euro
Padova     11,8%        2.746 euro
Cagliari      11,7%        2.198 euro
Verona      11,6%        2.700 euro
Torino        11,5%        2.645 euro
Livorno      11,5%        2.593 euro
Rimini        11,3%        2.730 euro
Campobasso 11,3%  2.069 euro
Napoli        11,1%        2.245 euro
Reggio Emilia 11,0%  2.658 euro
Brescia      10,9%        2.874 euro
Venezia     10,8%        2.598 euro
Parma       10,7%        2.585 euro
Reggio Calabria 10,5% 1.961 euro
Roma        10,3%        2.412 euro
Trieste       10,2%        2.368 euro
Catanzaro 10,2%        1.905 euro
Ancona     10,1%        2.007 euro
Potenza     9,2%           1.817 euro
Aosta         8,5%           2.103 euro

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