Per Smart Bank, Ferrari ha performato bene e continuerà a farlo. Ma il suo valore è già ampiamente riflesso nella valutazione
Il bonus di oltre tredicimila euro riservato da Ferrari ai suoi dipendenti alla luce dei soddisfacenti risultati 2022 ha convinto Antonio De Negri, ceo di Smart Bank, a dare uno sguardo più da vicino a questo titolo che ha visto la propria valutazione moltiplicarsi dalla prima quotazione sulla borsa di New York (+360%) e successivamente su quella milanese (+500%).
Da un punto di vista macroeconomico, il settore automobilistico di lusso è sicuramente tra quelli che risentono di meno della recessione stimata dagli economisti per il 2023. “Secondo le nostre valutazioni – spiega De Negri – tra le case automobilistiche di nicchia, Ferrari (e Lamborghini) entra nell’anno ad alta velocità, anche alla luce dei valori residui che le proprie vetture mantengono sul mercato dell’usato, considerando che vengono rivendute a un premium del circa 30% sul prezzo di listino, dimostrando l’elevatissima domanda per questi beni”.
I risultati del quarto trimestre del 2022 sono in linea con le aspettative di Smart Bank, dove i depositi per le nuove Daytona e 812 Competizione (A) uniti a una diminuzione dei costi di produzione vanno a bilanciare un aumento di spesa per la divisione corse e una minor richiesta di motori da parte di Maserati. “Per questo motivo – sottolinea De Negri – ci sentiamo di confermare la guidance 2023 pubblicata dalla casa di Maranello, che si attende ricavi pari a 5.7 miliardi di euro, un Ebitda di 2.13-2.18 miliardi e relativo Ebit di 1.45-1.50 miliardi. Questi risultati saranno principalmente influenzati dalle consegne delle Daytona, 296 GTB e Spider, e ovviamente la Purosangue, primo Suv del marchio”.
In generale, Ferrari ha performato molto bene e l’esperto si aspetta che continui a farlo, così come il mercato dell’auto di lusso in generale. Ma, complice un business model che sì funziona, è allo stesso tempo estremamente conservativo e prevedibile (anche sotto il punto di vista dell’elettrificazione del portfolio), e per De Negri il suo valore è già ampiamente riflesso nella valutazione del ticker odierna. “Assumiamo una crescita del 3.5% e Wacc pari a 8.5%, migliori rispetto a quelli stimati per i suoi competitor (p.e. Aston Martin (3.0%/9.5%). Nonostante i risultati di questa analisi siano generalmente positivi, ci aspettiamo un 1YR target price di 180 euro, che rappresenta -25% del prezzo di chiusa di venerdì pari a 240 euro”, afferma.
“Di conseguenza – conclude l’esperto – il nostro ratingIl rating è una misura della capacità di uno Stato o di un... Leggi per Ferrari è SELL, non per mancanza di fondamentali, anzi, ma più per la carenza di significativi segnali inaspettati che possano spingere a investire nel titolo. L’unico rischio di upside rimane, nella nostra visione attuale, un inusuale aumento di ricavi dalla divisione corse in risposta a una grande stagione in Formula Uno. Una speranza però, come sanno bene i tifosi della scuderia, che si protrae da ormai troppo tempo”.