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Rc auto, continua la corsa dei prezzi: a marzo +19%

Rc auto e bollo

Il premio medio è di 407,3 euro contro i 341,7 euro del 2022. Gli aumenti maggiori  in Molise,  Lombardia e Piemonte. Colpa del crescente costo dei sinistri

Dopo anni di calo dei premi Rc auto, i dati raccolti dal portale Segugio.it dimostrano che nel 2023 si sta assistendo ad un’impennata dei prezzi. Il premio medio di marzo 2023 si è infatti attestato a 407,3 euro, in aumento del 19,2% rispetto all’anno precedente, quando era di 341,7 euro. Tutte le regioni e le province italiane sono state interessate da incrementi a doppia cifra. Gli aumenti maggiori si sono registrati in Molise, con un +26,6%. Seguono Lombardia, +23%, e Piemonte, +22,3%. Le regioni più “fortunate” sono state invece la Campania (+11,9%), le Marche (+14,1%) e la Basilicata (+16%).

Rc auto più cara a causa del costo dei sinistri

Il portale di comparazione dei prezzi, Segugio.it, ha svolto un’analisi per verificare se gli aumenti dei prezzi Rc auto siano imputabili all’andamento del costo dei sinistri/incidenti. Sono infatti quasi sempre questi la voce di costo preponderante. Come spiegano gli esperti del comparatore, il costo dei sinistri è determinato da due fattori: la frequenza, ossia il rapporto tra il numero di incidenti e il totale di mezzi assicurati, ed il costo unitario medio dei singoli sinistri. 

Segugio.it ha quindi ricostruito un indice del costo dei sinistri che riassume entrambi fattori, per evidenziarne la dinamica dal 2019 (anno di partenza in cui l’indice è posto a 100) al 2022. Ebbene: l’andamento anno su anno mostra che tra il 2019 ed il 2020 è stato evidente l’impatto della pandemia, che ha portato l’indice del costo dei sinistri a calare del 26%. Una discesa dovuta soprattutto alla forte riduzione della frequenza dei sinistri, vista la minore circolazione di mezzi.

In questo periodo i prezzi sono calati del 9,5%, in proporzione meno di quanto successo ai costi dell’Rc Auto. Nel 2021, l’indice di costo è tornato su valori “normali” ed è aumentato del 37,8% rispetto al 2020, superando il livello pre-pandemia, a causa di un aumento combinato della frequenza e del costo unitario. Nonostante ciò, le compagnie hanno continuato ad abbassare i prezzi (-11,7%). 

Tra il 2019 ed il 2022 il costo dei sinistri è aumentato del 3%

Infine, nel 2022, sebbene l’indice di costo sia ulteriormente aumentato, il premio medio Rc Auto è rimasto stabile rispetto al 2021. Nel corso del 2022 si è quindi manifestato un crescente disequilibrio fra costo dei sinistri (aumentato del 3% rispetto al 2019) e premi incassati (più bassi del 20% rispetto al 2019).

“Per le tasche degli assicurati le previsioni per il 2023 purtroppo non sono positive – ha commentato Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it -. L’inflazione infatti continuerà a far lievitare i costi dei sinistri con conseguente rialzo dei prezzi Rc auto. Per far fronte a questa situazione è  bene che i consumatori italiani, fra i meno propensi in Europa a cambiare assicurazione, si attivino per cercare opportunità di risparmio confrontando offerte alternative. Il mercato assicurativo Rc auto è infatti diventato negli ultimi anni estremamente competitivo e ricco di proposte vantaggiose per i consumatori disposti a cambiare assicuratore”.

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