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High yield, parola d’ordine: prudenza

Federated Hermes vede occasioni tra i bond investment grade Usa e Ue, i titoli ibridi societari e le obbligazioni convertibili. Ma sull’high yield di bassa qualità raccomanda cautela

Le banche centrali cercheranno di mantenere il proprio approccio sui tassi di interesse, ma eventi anomali potrebbero diventare più frequenti. Ne è convinto Fraser Lundie, head of fixed income (public markets) di Federated Hermes, secondo cui i responsabili politici sono consapevoli della situazione di incertezza dovuta all’inasprimento della politica monetaria. E delle difficoltà del settore bancario statunitense che seguono di pochi mesi i problemi dei fondi pensione britannici che hanno innescato una crisi nel mercato dei gilt. 

La volatilità dei tassi di interesse è diventata molto più elevata, come fa notare Lundie. “L’indice Move, una misura della volatilità del mercato obbligazionario, è salito ai livelli osservati l’ultima volta durante il periodo della crisi finanziaria del 2008”, sottolinea. 

Ma per l’esperto, l’obbligazionario offre comunque delle opportunità di modificare le posizioni. “In alcuni settori dei mercati del reddito fisso, come le obbligazioni investment grade statunitensi ed europee, i titoli ibridi societari e le obbligazioni convertibili, appaiono più interessanti. Siamo più cauti sulle obbligazioni high yield di bassa qualità, dove gli emittenti più piccoli e le società private hanno meno opzioni in caso di problemi dell’attività sottostante”, conclude.

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