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Dpam, nuovo fondo obbligazionario sugli Emergenti

Il fondo in valuta forte combina l’attuale elevato potenziale dei mercati emergenti con un rischio di cambio limitato rispetto alle emissioni in valuta locale

Degroof Petercam Asset Management ha aggiunto una strategia obbligazionaria in valuta forte alla propria offerta sul segmento a reddito fisso dei mercati emergenti. Queste obbligazioni, denominate in valute largamente utilizzate e con tassi di cambio meno volatili come il dollaro Usa, l’euro e la sterlina, combinano l’attuale elevato potenziale dei mercati emergenti con un rischio di cambio limitato rispetto alle emissioni in valuta locale.

Dpam è attiva da dieci anni nel settore delle obbligazioni dei mercati emergenti (in valuta locale) e gestisce circa 3 miliardi di euro in questa classe di attivi. La gamma di emittenti comprende un numero maggiore di Paesi rispetto a quelli inclusi negli indici obbligazionari consolidati.

Le obbligazioni dei mercati emergenti offrono attualmente buone opportunità, secondo Dpam: è improbabile che l’inflazione aumenti ulteriormente in questi Paesi e la situazione economica lascia margine alle banche centrali per ridurre i tassi d’interesse nel corso dell’anno. Grazie all’aumento degli investimenti diretti esteri, i mercati emergenti dovrebbero registrare un andamento positivo.

Le emissioni a reddito fisso dei mercati emergenti in valuta forte sono interessanti anche per i loro rendimenti reali positivi e “chi investe strategicamente in queste obbligazioni viene ricompensato con un carry elevato”, afferma Michael Vander Elst, co-gestore della strategia. Inoltre, gli investitori stranieri devono recuperare terreno relativamente alle obbligazioni dei mercati emergenti: “Negli ultimi anni, molti investitori sono rimasti delusi dalla performance di questa asset class. Di conseguenza, le esposizioni degli investitori esteri sono attualmente inferiori a quelle degli ultimi anni”, continua Vander Elst. Il gestore del fondo vede quindi un potenziale di recupero.

Parte integrante della strategia di investimento di Dpam è la valutazione dei Paesi emittenti sulla base di criteri Esg, grazie ad un dettagliato modello proprietario di analisi della sostenibilità dei Paesi emergenti.  Vengono prese sempre più in considerazione emissioni di Paesi che raggiungono elevati standard ambientali e relativamente al sistema sanitario, soddisfano criteri di trasparenza e rappresentano valori democratici. “Una ponderazione deliberata delle obbligazioni di Paesi con buoni rating Esg e l’esclusione di emittenti non democratici possono migliorare la qualità degli investimenti in portafoglio e limitare il rischio di perdite per l’investitore”, conclude Vander Elst.

Le obbligazioni dei mercati emergenti offrono un’opportunità di ulteriore diversificazione in un portafoglio ampiamente diversificato e quindi una certa protezione contro le situazioni inattese. Inoltre, la crescente importanza dei mercati emergenti nell’economia globale depone a favore di questa asset class. “Ritengo che l’attenzione alla qualità garantita dall’approccio attivo di Dpam possa consentire di investire nei mercati emergenti nel miglior modo possibile. Sono convinto che la nostra nuova strategia, che apre a un universo d’investimento di 1,4 trilioni di dollari Usa, sarà accolta molto positivamente dagli investitori italiani, sempre particolarmente attenti alla diversificazione dei propri portafogli e al mondo Esg”, ha commentato Alessandro Fonzi, deputy head of international sales country head Italy di Dpam.

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