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Arriva la carta risparmio spesa: cos’è e a chi spetta

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La misura per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità è destinata alle famiglie con un Isee fino a 15 mila euro. Esclusi i titolari di Reddito di Cittadinanza

Arriva a luglio la Carta risparmio spesa 2023. Si tratta di una misura che il Governo ha introdotto con la Legge di Bilancio per sostenere gli italiani in difficoltà per il caro prezzi. Ed è destinata alle famiglie con un reddito non superiore ai 15.000 euro. I ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il decreto attuativo che contiene tutte le regole per il funzionamento della nuova “Social Card”. Ecco come funziona.

Carta risparmio spesa, cos’è

La Carta risparmio spesa è destinata all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 15mila euro. Consiste in un voucher da circa 382 euro per ciascun beneficiario. Per finanziarla sono stati stanziati 500 milioni di euro per l’anno 2023.

Si tratta sostanzialmente di una sorta di blocchetto di buoni spesa del valore complessivo di 382,5 euro, spendibili nel 2023, erogato dai Comuni. Questi buoni possono essere utilizzai solo per acquistare i beni di prima necessità, specie quelli alimentari, e puossono essere spesi in tutti gli esercizi commerciali aderenti alla convenzione.

A chi spetta la Carta risparmio spesa 2023

La Carta risparmio spesa 2023 è destinata ai cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano. Tutti i componenti devono risultare iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale) . E la famiglia deve appunto essere in possesso di un Isee in corso di validità non superiore ai 15mila euro annui. È concesso un solo contributo per nucleo.

Il beneficio non spetta ai nuclei familiari che includano titolari di Reddito di Cittadinanza; Reddito di inclusione e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll); Indennità di mobilità; Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni (Ciò); qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Come ottenerla

I Comuni ricevono dall’Inps l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti delle Carte risparmio spesa loro assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso istituto pensionistico.

Il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane tramite Postepay. Vengono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio. Il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.300.000.

Per ottenere la Carta risparmio spesa 2023 è necessario fare domanda. La richiesta può essere presentata anche per via telematica, utilizzando il modello reso disponibile dal Ministero dell’Agricoltura sul proprio sito istituzionale.

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