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Titoli growth, quattro settori su cui puntare

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Secondo Pgim, l’Ai, i brand di consumo globali, i veicoli elettrici e la sanità sono destinati a prosperare nel contesto volatile attuale

Benché il 2022 sia stato difficile per i mercati azionari, i titoli growth hanno messo a segno un rimbalzo nella prima metà del 2023, grazie a utili societari resilienti, moderazione dell’inflazione e forte domanda al consumo. “I titoli growth – spiega Mark Baribeau, portfolio manager di Pgim Jennison Global Equity Opportunities fund – tendono di norma a subire pressioni ribassiste in un contesto inflazionistico, soprattutto quando il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse è elevato, ed è questo l’elemento a cui va principalmente imputata la debole performance azionaria nel 2022”. 

Ora però, a detta dell’esperto, il calo dell’inflazione, i segnali di rallentamento della crescita economica e la prospettiva di pausa nel ciclo di rialzi della Fed hanno alimentato una nuova rotazione verso i titoli growth che presentano utili solidi e crescita duratura del fatturato. “Le aziende tecnologiche – osserva – hanno tratto notevoli benefici dalla pandemia di Covid grazie alla domanda significativa derivante dalle politiche di smart working. Dopo le spese consistenti registrate durante la pandemia, il settore ha cominciato a indebolirsi alla fine del 2022. Questo trend è proseguito all’inizio del 2023 in quanto le aziende tecnologiche hanno ridotto la spese in previsione di una contrazione economica. Nel breve termine è consigliabile una certa prudenza nei confronti di tale settore in considerazione della perdurante volatilità e del suo consolidamento. Tuttavia, individuiamo opportunità in chiave selettiva sulla base della forza sottostante di lungo termine dei business model e dei trend di fatturati solidi”.

Le valutazioni azionarie hanno subito un reset marcato lo scorso anno, ma per Baribeau il riassetto ha creato un quadro favorevole per i titoli growth, che dovrebbero rivelarsi più adatti a sovraperfomare man mano che la crescita economica decelera. “Benché le società growth abbiano iniziato l’anno con valutazioni neutrali e prospettive di utili più visibili – sostiene – è possibile che lo scenario di mercato rimanga difficile nel secondo semestre del 2023 a causa della perdurante incertezza geopolitica, dell’inasprimento dei criteri di concessione del credito e delle ripercussioni delle turbolenze bancarie. Malgrado il potenziale rallentamento del mercato, a nostro avviso i livelli di valutazione più normali favoriranno i titoli growth che offrono una crescita degli utili visibile e duratura nel contesto di conclusione della politica restrittiva della Fed. Le stime di consenso segnalano anch’esse un forte rimbalzo degli utili societari dei titoli growth rispetto ai value, che tendono a essere più vulnerabili alle pressioni cicliche ribassiste di un rallentamento economico”.

Per l’esperto, i settori che presentano una crescita degli utili forte e duratura e cicli di nuovi prodotti robusti sono destinati a prosperare nel contesto volatile attuale. Ecco le quattro aree di crescita secolare in cui riscontra opportunità notevoli.

1. Intelligenza artificiale (IA). “Lo sviluppo emergente nell’ambito dell’IA generativa si tradurrà in una tecnologia trasformativa, che migliorerà la produttività di imprese e clienti finali. Seppure nelle fasi iniziali, l’IA sarà probabilmente incorporata nei business model e si diffonderà in ogni settore e industria man mano che si evolve. Riteniamo che i semiconduttori e le infrastrutture a supporto dell’enorme capacità di elaborazione necessaria per le applicazioni nell’area IA siano le soluzioni più concrete per investire ora in tale segmento”.

2. Brand di consumo globali. “Il consumatore di fascia elevata è meno vulnerabile agli alti e bassi delle condizioni economiche rispetto al consumatore medio. Nei prossimi mesi, i brand di consumo globali nel segmento del lusso con forti business model direct-to-consumer, solido controllo delle scorte e robusto potere di determinazione dei prezzi si confermeranno resilienti a fronte del rallentamento dell’economia”.

3. Veicoli elettrici (VE). “Parallelamente all’accelerazione della transizione verso i VE nei prossimi anni, i produttori di VE e batterie, e le società di infrastrutture di supporto, sono destinati a beneficiare in misura significativa dell’aumento della domanda”.

4. Innovazioni nel settore della sanità. “I progressi a livello di capacità di diagnosticare, monitorare e trattare le malattie con terapie personalizzate creano un’ampia gamma di opportunità di investimento grazie a potenziali trattamenti di successo per il diabete, l’obesità, il cancro e le malattie rare, nelle pipeline di ricerche delle aziende farmaceutiche”.

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