Secondo Capital Group, in molti Paesi emergenti si profila un taglio dei tassi mentre cala l’inflazione. Ecco dove guardare
I Paesi dei mercati emergenti hanno sempre lottato contro l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e l’ultimo anno non è stata un’eccezione, con l’aumento dei prezzi delle materie prime dovuto al conflitto tra Russia e Ucraina le difficoltà di approvvigionamento e la debolezza delle valute. Con l’inversione di tendenza rispetto all’impennata dei prezzi degli alimenti e dell’energia dello scorso anno, minori difficoltà di approvvigionamento e un dollaro più debole, l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi ha però rallentato sia su base mensile sia annuale nella maggior parte delle economie emergenti. Secondo Peter Becker, investment director di Capital Group, questo trend disinflazionistico sembra destinato a continuare nella seconda metà dell’anno. Ovviamente, restano forti differenze regionali, con un’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi relativamente contenuta in Asia, più ostinata in Europa centrale/orientale e in America Latina.
Mancano alcuni pezzi del puzzle prima che le banche centrali possano iniziare il ciclo di tagli
“Considerato il generale miglioramento delle prospettive di inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, alcune banche centrali dei mercati emergenti potrebbero iniziare a tagliare i tassi di interesse – afferma Becker -. Questo è suffragato anche dal fatto che molte economie emergenti sono in anticipo rispetto al mondo sviluppato, avendo aumentato i tassi prima e in modo più aggressivo per evitare il deancoraggio delle aspettative di inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi. La Turchia è la principale eccezione, con la sua politica di riduzione dei tassi di interesse anche se dopo le elezioni ha iniziato a invertire questa politica raddoppiando i tassi di interesse a giugno”.
In molti mercati emergenti c’è stato un aggressivo rialzo dei tassi
L’esperto fa notare come la maggior parte delle banche centrali si stia avvicinando alla fine o abbia già completato il suo ciclo di inasprimento e ha deciso di prendersi una pausa. L’Ungheria è stata la prima a tagliare i tassi a maggio. “Mentre l’Ungheria ha già iniziato il ciclo di allentamento la maggior parte delle banche centrali dei mercati emergenti compirà questo passo solo quando ci saranno maggiori certezze sul calo dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi – chiarisce -. Per i paesi dei mercati emergenti contano anche le misure della Federal Reserve statunitense e il differenziale dei tassi reali rispetto agli Usa. Dato che non è ancora chiaro se la Fed sia giunta al termine del suo ciclo di rialzi o se proseguirà su questa strada, è improbabile che si assisterà al forte rialzo dei tassi Usa che abbiamo visto in passato”.
I paesi dell’America Latina sono stati più aggressivi nella gestione dell’inflazione
Il dollaro continuerà a essere un osservato speciale, poiché a detta di Becker sarà difficile per le banche centrali dei mercati emergenti tagliare i tassi in un contesto di solidità del dollaro e debolezza delle valute emergenti. “A parte il fatto che il dollaro Usa è sopravvalutato da quasi tutte le metriche di valutazione, ci sono alcuni fattori che favorirebbero una fase di debolezza del dollaro, incluse la fine del ciclo di rialzi dei tassi della Fed e la riapertura della Cina”, fa notare.
In questo momento il valore maggiore è in America Latina, ma cresce l’attrattiva dell’Europa
Il trend di ribasso dei tassi di riferimento delinea quindi un quadro del debito dei mercati emergenti ragionevolmente favorevole. Tuttavia, Becker ricorda che la selettività sarà fondamentale, data la divergenza delle politiche e delle dinamiche dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi nei vari paesi. “Le obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi in valuta locale dell’America Latina hanno un valore potenziale. In questi paesi si registrano condizioni macroeconomiche più favorevoli rispetto allo scorso anno e, per il momento, il miglioramento tendenziale dei fondamentali probabilmente continuerà a prevalere sui timori legati al rischio politico. I paesi dell’Europa centrale e orientale non sono ancora riusciti a frenare l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi ma iniziano a guadagnare attrattiva”, evidenzia.
I tassi di cambio potrebbero iniziare a contribuire positivamente ai rendimenti
“Nell’ultimo decennio – prosegue l’esperto – i tassi di cambio dei mercati emergenti hanno frenato i rendimenti degli asset in valuta locale e la maggior parte delle valute dei mercati emergenti sembra fortemente sottovalutata in base al modello di valutazione basato sui fondamentali e ad altri modelli di tassi di cambio reali. Se da un lato la soglia dei tassi di cambio dei mercati emergenti per generare rendimenti dopo anni di sottoperformance è bassa, significa anche che le valute dei mercati emergenti sono state sottovalutate per parecchio tempo, e che la valutazione non è sufficiente a indicare un’inversione di tendenza prolungata della debolezza o persino una fase di stabilizzazione. Guardando al futuro, un fattore fondamentale per i rendimenti dei tassi di cambio dei mercati emergenti sono le prospettive sul dollaro Usa, di cui sopra”. Insomma, per Becker l’outlook fondamentale dei mercati emergenti sembra favorevole, il che potrebbe contribuire a un’inversione di rotta delle valute dei mercati emergenti rispetto al dollaro.