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Bce, le implicazioni della sottile svolta dovish

Secondo Mfs Im, la propensione a un ulteriore inasprimento è stata attenuata. E la Bce potrebbe essere arrivata al capolinea o quasi. Ciò è di sostegno per la duration dell’area core dell’euro

Nella riunione di luglio, la Bce ha deciso (all’unanimità) un ulteriore aumento di 25 pb, portando il tasso di deposito al 3,75%. Si tratta della nona decisione di rialzo, in linea con le indicazioni fornite dalla stessa banca centrale a giugno. Secondo Peter Goves, head of developed market debt sovereign research di Mfs Im, la ragione principale del rialzo è che le proiezioni sull’inflazione sono state troppo alte per troppo tempo. “Questa funzione di reazione – spiega – continua ad essere costituita da tre pilastri ed è stato confermato come i precedenti aumenti dei tassi continuino ad essere trasmessi con forza”.

Goves sottolinea come un elemento di novità sia stata la sottile modifica della linea guida, secondo la quale i tassi saranno ora ‘fissati a’ livelli sufficientemente restrittivi, anziché la precedente versione che stabiliva che i tassi ‘saranno portati a’. “Anche se sottile – chiarisce – si tratta di un cambiamento importante, in quanto la propensione a un ulteriore inasprimento è stata attenuata. In conclusione, riteniamo che la Bce sia arrivata al capolinea o quasi del percorso di incremento dei tassi, il che fa ben sperare per un più rapido ritorno alla normalità”. 

Per quanto riguarda le implicazioni per il mercato, l’esperto fa notare che Lagarde ha risposto alla domanda retorica ‘abbiamo ancora terreno da percorrere?’ con un ‘in questo momento non direi’, perché saranno i dati e la valutazione di essi a rispondere a questa domanda. Inoltre, a detta dell’esperto, l’importante ma sottile modifica della severa linea restrittiva suggerisce che la Bce è al capolinea o molto vicino ad esso. 

“Ciò è di sostegno per la duration dell’area core dell’euro – afferma quindi Goves -. Sebbene non vi sia chiaramente alcun segnale di tagli, il mercato può, e probabilmente lo farà, attribuire una soglia più alta affinché si verifichi un aumento sostanziale dei tassi. Gli spread EGB rimangono resistenti e oggi sono in realtà leggermente più stretti. È già avvenuto (nella riunione di giugno) l’annuncio (telegrafico) di un qt passivo a tutti gli effetti a partire da luglio, e oggi non ci sono cambiamenti nella politica del Pepp”.

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