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Bce, i tassi salgono ma un taglio arriverà prima del previsto

L’Eurotower ha alzato ancora i tassi dello 0,25% portandoli ai massimi storici. Ma secondo T. Rowe Price, nei prossimi tre-sei mesi i dati si deterioreranno e Lagarde dovrà ridurre il costo del denaro

La Bce ha aumentato i tassi di interesse di riferimento dello 0,25%. Il tasso di deposito ha così raggiunto il livello più alto dall’avvio della moneta unica. Nella sua comunicazione, però, la banca centrale ha sottolineato che le condizioni di finanziamento stanno ora pesando sulla domanda e affermato che i tassi di interesse hanno raggiunto livelli tali che, se mantenuti sufficientemente a lungo, contribuiranno in modo significativo a riportare l’inflazione verso l’obiettivo. “Ritengo che la Bce abbia segnalato che i tassi resteranno su questi livelli per qualche tempo e che l’asticella per un futuro rialzo sia alta. Il consenso dei mercati va verso un taglio entro il prossimo 24 luglio, mentre mercoledì sera questa possibilità era data solo al 30%”, osserva Tomasz Wieladek, chief european economist di T. Rowe Price.

La presidente Lagarde ha confermato che la decisione di mantenere i tassi su questi livelli resterà determinata dai dati. Il Consiglio direttivo non ne ha discusso all’ultima riunione, anche se questa volta alcuni membri del Consiglio avrebbero preferito sospendere i rialzi. “Ritengo che nei prossimi tre-sei mesi i dati si deterioreranno ulteriormente e più rapidamente di quanto previsto dalla Bce”, spiega  l’economista, secondo cui è probabile che Francoforte stia sottovalutando l’effetto dell’ampia stretta monetaria che ha imposto all’economia nell’ultimo anno.

“Come sottolineato dalla presidente Lagarde, il mercato del lavoro è resiliente, ma ritengo che cambierà direzione più rapidamente del previsto – sottolinea -. I tassi di disoccupazione a luglio sono già aumentati in Germania, Italia e Francia. L’unica ragione per cui il tasso di disoccupazione complessivo si è mantenuto al minimo storico a luglio è che il dato in Spagna risulta ancora in calo. Tuttavia, considerando che i servizi in Spagna stanno iniziando a contrarsi, è improbabile che la performance positiva della disoccupazione spagnola sia destinata a durare nel tempo. I principali indicatori suggeriscono che il mercato del lavoro si deteriorerà ulteriormente nei prossimi mesi”.

Wieladek ricorda come in passato la Bce abbia tagliato i tassi di interesse quando il mercato del lavoro ha iniziato a peggiorare in maniera significativa. “Credo che arriveremo a questa fase nei prossimi sei mesi circa. Ciò implicherebbe un taglio anticipato rispetto a quello attualmente previsto dai mercati. Quando il mercato del lavoro avrà cambiato direzione, la Bce opterà per un taglio significativo al tasso di interesse il prossimo anno. I mercati dovranno comunque prezzare ulteriori tagli alla curva nel corso del prossimo anno, sulla base della debolezza dei dati che emergeranno nei prossimi mesi. In questo scenario, l’euro dipenderà sempre più dai dati e si deprezzerà ulteriormente. Ritengo che i dati rimarranno deboli o continueranno a peggiorare in futuro. È probabile che l’euro scenda a 1,05 contro il dollaro entro la fine dell’anno, dato che si prezzano altri tagli”, conclude.

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