Dopo le prime rilevazioni il Codacons denuncia: molti prezzi bloccati e iniziativa solo in supermercati e farmacie, penalizzato chi risiede nei piccoli comuni
Parte tra le critiche il patto anti-inflazione. Il paniere tricolore varato dal Governo è sbarcato domenica 1° ottobre negli esercizi commerciali di tutta Italia con l’obiettivo di dare sollievo agli italiani alle prese con i rincari generalizzati. Il Codacons ha realizzato un primo monitoraggio, notando una serie di criticità che rischiano di ridurre fortemente i vantaggi economici per le famiglie.
Patto anti-inflazione, pochi sconti
I prodotti a prezzo scontato inseriti nel patto anti-inflazione sono decisamente pochi e al di sotto delle aspettative, denuncia l’associazione. La maggior parte degli esercizi della Gdo, infatti, ha optato per i cosiddetti “prezzi fissi”, ossia ha bloccato i listini di alcuni beni di largo consumo, dalla pasta all’olio. Senza attuare veri ribassi. Questo significa che per i prossimi tre mesi i prodotti in questione non subiranno variazioni di prezzo, anche in presenza di condizioni che favorirebbero la discesa dei loro listini.
Patto anti-inflazione, coinvolti solo prodotti a marchio privato della gdo
Altro punto critico è quello che vede come unici prodotti inseriti nei panieri venduti in supermercati e ipermercati esclusivamente quelli a marchio privato della grande distribuzione. Mentre i beni delle marche alimentari più note sono del tutto esclusi dal paniere, sottolinea il Codacons. Si tratta di prodotti che hanno una quota di mercato limitata, pari solo al 20,8% dell’intero settore delle vendite nella Gdo. Con la conseguenza che i consumatori che acquistano beni di marche specifiche non beneficeranno di alcun vantaggio economico.
Dai piccoli negozi ancora pochissime adesioni al patto anti-inflazione
Sul fronte delle adesioni, poi, si registra una buona performance solo presso supermercati, ipermercati, farmacie e parafarmacie. I piccoli negozi al dettaglio, specie quelli alimentari, sembrano infatti non pervenuti, stando a Codacons. “Una défaillance che appare lampante analizzando l’elenco degli esercizi che partecipano al paniere tricolore pubblicato sul sito del Mimit, e che danneggia quei consumatori che risiedono nei piccoli comuni dove magari non ci sono grandi supermercati”, si legge nella nota dell’associazione. Ne deriva che, per approfittare del patto anti-inflazione, m lei consumatori dovranno necessariamente prendere la macchina e recarsi presso i comuni limitrofi. Con spese di trasporto che vanificano del tutto i potenziali vantaggi del paniere.