Il 69% delle transazioni avviene ancora cash. Ma le carte conquistano il 51% dei pagamenti in negozio. Lo studio Bankitalia
“L’Italia resta uno dei Paesi con la maggiore dipendenza dal contante nell’Area dell’euro”. Parola di Bankitalia, secondo cui il cash è ancora lo strumento più utilizzato nei negozi. La sua quota è però diminuita negli ultimi anni: i pagamenti in contanti rappresentano infatti il 69% del totale, contro l’86% del 2016 e l’82% del 2019. Le transazioni con carte sono invece salite al 26%, dal 13% del 2016 e 16% del 2019, mentre circa il 4% viene pagato con altri strumenti (1% nel 2016; 2% nel 2019) di cui il 2% con app mobile, quota che invece era trascurabile nelle rilevazioni precedenti.
Pagamenti, cash is king
Secondo lo studio sulle abitudini degli italiani in termini di utilizzo degli strumenti di pagamento, condotto tra la fine del 2021 e la prima metà del 2022, il contante resta di gran lunga lo strumento prevalente per gli acquisti di modico valore (fino a 50 euro). Ma con sfumature diverse, dal momento che rappresenta il 76% (89% nel 2016 e 2019) delle transazioni fino a 30 euro e il 54% (63% nel 2016; 61% nel 2019) dei pagamenti compresi tra 30 e 50 euro. Il cash cessa invece di essere lo strumento dominante per gli acquisti compresi tra 50 e 100 euro, rappresentando il 45% (51% nel 2016; 54% nel 2019) di tutti i pagamenti di questa fascia.
Il 77% degli italiani ottiene contanti prelevando dalla rete Atm, contro l’11% che li prende dalle proprie riserve e il 7% recandosi presso uno sportello bancario o postale. “Come nel 2019, il 93% degli intervistati italiani è soddisfatto delle condizioni di accesso al contante. L’Italia è uno dei paesi dell’area euro con il tasso più basso di persone che dichiarano difficile l’accesso al contante”, si legge nel rapporto.
Per i pagamenti importanti gli italiani preferiscono le carte
Le carte restano lo strumento scelto più frequentemente negli acquisti di valore elevato. Vengono infatti utilizzate nel 53% (42% nel 2016; 45% nel 2019) degli acquisti superiori a 100 euro. Anche se il contante resta lo strumento più diffuso negli acquisti in negozio, lo studio di Bankitalia rileva comunque che i consumatori italiani sono tra i maggiori fan in Europa per i pagamenti con carte. E questo soprattutto per comodità, sicurezza e rapidità. I vantaggi dei pagamenti in cash, d’altra parte, sembrano esser percepiti soprattutto perché permettono di controllare meglio le spese e perché sembrano esser accettati più volentieri dagli esercenti.
In aumento i pagamenti online. Italiani diffidenti nei confronti delle criptovalute
Secondo Bankitalia, la quota dei pagamenti online è aumentata significativamente nel tempo, raggiungendo il 16% del totale dei pagamenti non ricorrenti (6% nel 2019) e confermando la tendenza osservata nell’intera Eurozona. Per quanto riguarda le transazioni da persona a persona, i pagamenti in contanti sono rimasti stabili all’85% del totale dei pagamenti (86% nel 2019), a differenza dell’Area dell’euro, dove l’utilizzo del cash diminuito soprattutto a favore dei pagamenti mobili.
Resta elevata, infine, la diffidenza nei confronti delle criptovalute. “La quota di consumatori che dichiarano di possedere cripto-asset è stabile al 2% (come nel 2019), il dato più basso nell’Area euro”, si legge nel report. Le persone detengono questi beni principalmente a fini di investimento (55%) e in misura minore come mezzo di pagamento (15%).