Assicura Primo piano

Rc auto, nuova stangata: aumenti del 7,9%

L’Ivass certifica i rincari ad ottobre. Il Codacons: incremento di circa 28 euro a polizza, stangata da 910 milioni. Prato la più cara, a Caltanissetta e Vercelli gli aumenti maggiori

Maxi aumento dei prezzi delle polizze Rc auto. Secondo l’ultima indagine Ivass, per i contratti sottoscritti nel mese di ottobre 2023, il prezzo medio dell’assicurazione auto è di 388 euro, in aumento del 7,9% su base annua in termini nominali. In termini reali l’aumento è del 6,2%. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta si attesta a 239 euro, stabile su base annua. Rispetto ai 388 euro di media nazionale, il premio effettivo risulta più elevato al Centro, dove si pagano 424 euro, e al Sud, dove invece si arriva a 413 euro. L’Istituto sottolinea che sono ampiamente diffuse le clausole di guida esperta (63,6%) e risarcimento in forma specifica (27,2%).

Codacons: dai rincari dell’Rc auto maxi-stangata da 910 milioni

Immediata la protesta dei consumatori. Secondo il Codacons, l‘impennata delle tariffe Rc auto determina una maxi-stangata da 910 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani. L’aumento dei prezzi delle polizze del 7,9% registrato ad ottobre equivale, secondo i calcoli dell’associazione, ad un incremento di circa 28 euro a polizza rispetto allo scorso anno. Ma se si considera che in Italia, in base all’ultimo dato fornito da Ivass, circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’Rc auto solo per la categoria degli automobilisti raggiunge la maxi-cifra di 910 milioni di euro. 

“Si tratta di un segnale pericolosissimo per i consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Questo perché se da un lato gli automobilisti hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, dall’altro le compagnie di assicurazioni non devono sottostare ad alcun limite tariffario e possono aumentare a proprio piacimento le tariffe. Per tale motivo, a fronte dei nuovi dati Ivass, chiediamo oggi un intervento urgente del governo perché adotti misure tese a limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e limitare l’escalation dei prezzi dell’Rc auto”.

Rc auto: Prato le città più cara, a Caltanissetta e Vercelli gli incrementi più elevati

Assoutenti definisce gli aumenti dell’Rc auto “mostruosi”. “Incrementi del tutto ingiustificati che non rispondono né ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, né ad un aumento dell’incidentalità, ma sono dovuti unicamente alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo clausole illecite ai propri clienti che fanno salire i prezzi”, sottolinea il presidente Furio Truzzi. 

Sul fronte territoriale, analizza Assoutenti, è Prato la provincia che registra il costo più alto della polizza Rc auto. Con una media di 558 euro supera addirittura a Napoli (al secondo posto con 555 euro) e Caserta (terza con 499 euro). Sul fronte opposto, Enna vanta le tariffe più basse d’Italia, con una media di 277 euro a polizza, seguita da Potenza (290 euro) e Oristano (291 euro). A Caltanissetta e Vercelli si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%), seguite da Roma e Milano (+10%). Invece a Catanzaro le tariffe aumentano ‘solo’ del +3,6% su base annua. “A fronte di tali numeri, l’Ivass si limita a fare da ‘notaio’, quando invece dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati. L’ennesima dimostrazione di come il settore assicurativo necessiti di una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati”, conclude Truzzi.

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