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Fed, perché i mercati sono troppo ottimisti

Secondo Ethenea, mercoledì Powell non toccherà i tassi. Ma quattro tagli dei tassi ipotizzati dagli operatori per il 2024 non sono realistici alla luce dei dati robusti dell’economia Usa

“Nella sua prossima riunione, ci aspettiamo che la Fed lasci invariata la fascia obiettivo per il tasso di interesse di riferimento al 5,25%-5,50%”. Parola di Volker Schmidt, senior portfolio manager Ethenea, secondo cui un fattore chiave è il rallentamento dell’inflazione, cui il presidente della banca centrale Usa, Jerome Powell, ha fatto riferimento anche nel suo recente discorso allo Spelman College di Atlanta. 

“Il tasso di inflazione generale era già al 3,2% a ottobre – spiega il portfolio manager -. Questo forte rallentamento, che non era stato previsto dal mercato, ha portato a un rapido calo dei rendimenti lungo l’intera curva dei rendimenti. Anche l’inflazione core, quella cui la Fed preferisce riferirsi, ha rallentato a circa il 3,5%. Powell ha recentemente osservato che l’inflazione core degli Usa è cresciuta solo del 2,5% annuo negli ultimi sei mesi, appena al di sopra dell’obiettivo di inflazione del 2% fissato dalla Fed”.

Secondo Schmidt, le parole che il presidente della Fed pronuncerà nella sua prossima conferenza stampa saranno probabilmente molto più interessanti. “I recenti movimenti del mercato, legati a un massiccio calo dei rendimenti lungo tutta la curva e all’aspettativa di circa quattro tagli dei tassi nel 2024, sono in contrasto con gli interessi della Fed, poiché prevedono condizioni finanziarie meno restrittive e rendono più difficile per la banca centrale rallentare l’economia statunitense”, avverte. 

All’inizio di dicembre, Powell ha sottolineato che le speculazioni su un allentamento della politica monetaria erano premature e che la Fed è pronta ad aumentare ulteriormente i tassi, se necessario. Per il portafoglio manager, il Fomc vuole tenersi aperta la possibilità di nuovi aumenti, nel caso ce ne fosse bisogno, ma è molto improbabile che questi accada, visto il basso livello di inflazione. “In ogni caso, l’orientamento della Fed a continuare a combattere l’inflazione è stato completamente ignorato dai mercati. Non sarebbe quindi irragionevole aspettarsi una comunicazione molto più severa da parte della banca centrale americana. L’attenzione si sta gradualmente spostando dal livello dei tassi alla durata della stretta. Riteniamo che i quattro tagli dei tassi d’interesse ipotizzati per il prossimo anno siano troppo ottimistici, alla luce dei dati ancora robusti dell’economia statunitense”, conclude.

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