Dalla distribuzione dei vaccini alla bolla del tech, passando per inflazione e vecchie e nuove tensioni geopolitiche, ecco cosa potrebbe influenzare i mercati secondo Natixis Im
I problemi legati alla campagna di vaccinazione di massa sono certamente in testa alle preoccupazioni principali dei mercati in questo inizio 2021, ma i rischi all’orizzonte sono numerosi, dalle vecchie inimicizie Usa-Cina, alle turbolenze politiche, fino all’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e alla presunta bolla del tech. Esty Dwek, head of global macro strategy di Natixis IM Solutions, ha individuato le 10 maggiori incognite per i mercati che ogni investitore dovrebbe tenere d’occhio.
1. La distribuzione dei vaccini a singhiozzo. La distribuzione dei vaccini ha già palesato una lentezza maggiore del previsto: logistica, disponibilità di dosi, disponibilità della popolazione, effetti collaterali e mutazioni sono tutte variabili potenzialmente in grado di rallentarne la distribuzione, portando a ritardi per le campagne di massa e, di conseguenza, per il possibile ritorno alla normalità, elemento questo già prezzato dai mercati.
2. Una crescita deludente. Il virus persiste più a lungo del previsto, sia a causa della scarsa diffusione del vaccino, sia per i problemi legati alle mutazioni. La crescita globale non ce la fa a rimbalzare mentre le misure di lockdown continuano a rimanere in piedi.
3. Una sorpresa inflativa. Dinanzi ad un ritorno alla normalità più veloce del previsto dell’attività economia e, con lo stimolo fiscale in corso, l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e le relative aspettative crescono, mettendo in discussione la politica della Federal Reserve e lo Zirp (zero interest rate policy), e portando ad un picco dei rendimenti.
4. Taper tantrum. La diffusione dei vaccini va avanti senza intoppi e la crescita si rimette in moto. Anche l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi, con gli effetti di base, risale e la Federal Reserve inizia a richiamare il concetto di tapering prima del previsto. I mercati obbligazionari reagiscono in modo eccessivo, i rendimenti si impennano e i listini soffrono perché fanno affidamento su miglioramenti nella crescita e negli utili, ma con rendimenti ancora bassi.
5. Turbolenza politica negli Stati Uniti. Le lotte intestine tra democratici moderati e progressisti ed i timori riguardo al mandato di Biden potrebbero portare a tensioni interne agitando i mercati.
6. Le tensioni Usa-Cina. La guerra commerciale potrebbe migliorare con Biden alla Casa Bianca, ma le tensioni non spariranno e le cosiddette tech war non sono alle spalle.
7. Le tensioni geopolitiche. Le tensioni in Medio Oriente con l’Iran e su Taiwan insieme alla prossima tornata elettorale in Europa, potrebbero meritarsi titoli dei giornali e innescare volatilità.
8. Un sell-off sul tech. Si esaurisce la leadership del tech, la “bolla” scoppia o la regolamentazione colpisce il settore, portando ad un più ampio sell-off del mercato.
9. Valutazioni troppo alte. Dinanzi ad un consenso già costruttivo e valutazioni elevate, i mercati potrebbero diventare fin troppo ottimisti e favorire un posizionamento molto aggressivo, portando ad una forte correzione.
10. Un evento sul mercato del credito. Come esito della crisi del 2020, si viene a verificare un evento sui mercati del credito che travasa su tutto il mercato.