Il nuovo strumento permette di investire in una selezione a livello globale di società attive del settore dell’idrogeno
La società di gestione VanEck ha quotato su Borsa Italiana il VanEck Vectors™ Hydrogen Economy Ucits Etf, strumento che investe a livello globale in società che generano il proprio fatturato principalmente nel settore dell’idrogeno, come i produttori di idrogeno, di celle a combustibile o le società del settore dell’elettrolisi.
È attualmente l’Etf sul mercato con la maggiore focalizzazione sull’idrogeno e ha l’obiettivo di fornire agli investitori la più accurata rappresentazione del settore. “Insieme al nostro team di MVIS per lo sviluppo degli indici, abbiamo lavorato per identificare la soluzione di investimento più mirata nel settore dell’idrogeno, differenziandola rispetto a quelle con un’esposizione più ampia oggi disponibili”, spiega Martijn Rozemuller, head of Europe di VanEck.
Pensando al cambiamento climatico, sempre più governi di tutto il mondo si stanno impegnando per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 o addirittura creare un’economia senza carbonio. L’idrogeno, in quanto fonte di energia pulita, è visto come una parte importante della soluzione e come vettore energetico del futuro.
“Gli investitori sono sempre più alla ricerca di opportunità di investimento in tecnologie e soluzioni sostenibili per il futuro – prosegue Dominik Schmaus, product manager di VanEck -. Con il nostro VanEck Vectors™ Hydrogen Economy Ucits Etf, offriamo loro la possibilità di investire ampiamente nell’energia del futuro, basata sull’idrogeno, per partecipare alla riduzione a lungo termine delle emissioni di CO2 in molti settori dell’economia.”
Entro il 2050, anno in cui molte grandi economie hanno l’obiettivo di essere a impatto zero per quanto riguarda la CO2, la società di consulenza McKinsey prevede che l’idrogeno svolgerà un ruolo importante in settori come la navigazione, il trasporto pubblico, la produzione di acciaio e il riscaldamento degli edifici e lo stoccaggio di elettricità1. La Commissione europea ha incentrato i piani per la transizione energetica sull’idrogeno e vuole avere almeno 40 gigawatt di elettrolizzatori, gli impianti di produzione di idrogeno, disponibili entro il 2030, cioè tra meno di dieci anni.
“L’importanza dell’idrogeno come vettore energetico e materia prima in molti settori dell’industria e dell’economia continuerà a crescere per guidare con successo la decarbonizzazione – sottolinea Rozemuller -. Investendo in società del settore dell’idrogeno, gli investitori possono partecipare a questo processo e al loro sviluppo a lungo termine.”
Con un approccio pure play, l’Etf si concentra sulle società che generano almeno il 50% del proprio fatturato nel settore dell’idrogeno o che lo faranno nel prossimo futuro. “In questo modo, gli investitori possono essere sicuri che il proprio investimento sosterrà principalmente società che si concentrano sull’energia del futuro, basata sull’idrogeno”, afferma Schmaus.
VanEck Vectors™ Hydrogen Economy Ucits Etf replica il MVIS® Global Hydrogen Economy Index, progettato per rappresentare la performance complessiva del segmento dell’idrogeno a livello globale. L’indice ha l’obiettivo di replicare le società con maggiore liquidità del settore, in base alla capitalizzazione di mercato e al volume degli scambi. In una certa misura, si considerano anche le società di celle a combustibile e di gas industriali.