Natixis vede del potenziale per i segmenti legati all’energia e ai titoli finanziari, nonché ad Europa e Giappone
Il mercato azionario continua a macinare nuovi massimi sostenuti dalle large cap growth e dalla prospettiva di una continua espansione fiscale negli Stati Uniti. Nel frattempo, anche se la rotazione ciclica sta vivendo una battuta d’arresto, secondo Esty Dwek, head of global market strategy di Natixis Investment Managers Solutio, questa ha ancora spazio dinanzi a sé dal momento che la fase di riapertura non si è ancora dispiegata in maniera completa. Ed è per questo motivo che l’esperta riconosce ancora potenziale ai segmenti legati all’energia e ai titoli finanziari, nonché ad Europa e Giappone dal punto di vista geografico.
“Il rendimento del decennale statunitense continua a ridursi attestandosi a livelli decisamente inferiori a quelli di qualche mese fa, movimento questo che ha sostenuto la performance del growth rispetto ai ciclici nel corso delle ultime settimane – spiega la Dwek -. Inoltre, dopo il picco di maggio, i breakeven continuano a scendere, facendo intendere un affievolimento dei timori legati all’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi nella fase attuale”.
Inoltre, come fa notare l’esperta, i rendimenti sovrani core dell’Eurozona hanno subito una flessione anche sulla scia dell’intervento di Christine Lagarde che ha evidenziato il rischio di varianti ed i potenziali effetti sulla ripresa. “Tuttavia, anche se la gran parte del movimento è probabilmente alle nostre spalle, preferiamo ancora sottopesare i titoli sovrani”, avverte.
Per la Dwek, il credito continua a mostrare la propria resistenza, il che è un segno positivo per i mercati azionari, poiché l’allargamento degli spreadNel mondo dei prestiti, per spread si intende il ricarico ch... Leggi tende ad anticipare fasi di stress sul mercato azionario stesso. “In questo contesto – conclude l’esperta -, preferiamo il debito societario rispetto al debito sovrano, anche perché il carry è più interessante. All’interno dell’universo del credito, abbiamo una preferenza per l’high yield su base selettiva, anche se rimaniamo costruttivi sul segmento investment grade”.