Scegliere la tecnologia invece della carta consente di risparmiare sia sulla Tari (2,98 euro) sia sulle multe (12,98 euro). L’esempio di Milano
PagoPA, l’applicazione dei servizi della Pubblica Amministrazione, è ormai realtà. Almeno a Milano, dove per la Tari (tassa sui rifiuti) in un solo anno è quasi raddoppiato il numero di bollettini spediti direttamente sulla posta elettronica dei contribuenti, che possono così saldare l’importo in pochi clic.
Una formula che permette una riduzione dei costi a carico dei contribuenti, un impiego più efficiente del personale amministrativo, con risparmi per le casse dell’ente, e un minore consumo di carta.
I dati, che confermano gli effetti positivi dell’adozione di pagoPA (quantificati dall’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici in termini di risorse risparmiate a vantaggio dei cittadini, dell’amministrazione e dell’ambiente), arrivano direttamente dal Comune di Milano, che ha aderito a pagoPA già nel 2017 ed è tra i primi cinque enti creditori presenti sulla piattaforma per numero di transazioni, con oltre 6 milioni di operazioni di pagamento gestite.
Guardando alle grandi città (sopra i 250 mila abitanti), si riferiscono al capoluogo lombardo il 16,6% del totale delle transazioni dello scorso anno su pagoPA. A partire da questi risultati, seguendo il “Modello di analisi dei benefici” messo a punto dall’Assessorato, Milano ha scelto di avviare una misurazione dell’impatto di pagoPA, focalizzandosi su due dei tributi più rappresentativi per volume di transazioni: Tari e avvisi di infrazione del Codice della Strada, che coprono circa il 90% del totale.
I vantaggi per i cittadini
La Tari (tassa sui rifiuti) è il primo tributo che l’amministrazione comunale ha integrato sulla piattaforma, già cinque anni fa, dando la possibilità ai cittadini di pagare attraverso diversi strumenti e canali (digitali o sul territorio) in base alle proprie preferenze. Oggi, sempre più milanesi scelgono di ricevere sulla posta elettronica gli avvisi di pagamento relativi alla Tari, in modo da poter sbrigare l’intera pratica online anche da casa.
A Milano, tra il 2019 e il 2020 è pressoché raddoppiato il numero dei bollettini spediti in formato digitale, che si possono pagare in modo immediato via web attraverso pagoPA: lo scorso anno sono stati inviati per email quasi 130mila avvisi, mentre nel 2019 erano circa 70 mila.
Considerando il totale dei bollettini Tari emessi dal Comune solo nel 2020 (oltre 693.600), quasi il 20% è stato recapitato tramite posta elettronica. Ricevere digitalmente l’avviso per la TARI, versando il dovuto attraverso pagoPA, significa ottenere un risparmio sulle spese di notifica a carico del contribuente pari a 2,98 euro per singola operazione.
E a guadagnarci è anche l’ambiente, visto che l’avviso di pagamento pagoPA, anche se fosse stampato, conta 5 fogli e non più 7 come nella versione precedente all’attivazione della piattaforma.
Quanto agli avvisi di infrazione per violazione del Codice della strada, la possibilità di ricevere la notifica sull’App del Fascicolo del cittadino e procedere al pagamento attraverso pagoPA comporta la riduzione sulle spese di notifica, che solitamente ricadono sul cittadino e che, nell’invio tradizionale di una multa su carta, ammontano a 12,98 euro.
I vantaggi per il Comune
Sommando i benefici attribuibili alla Tari a quelli ottenuti sugli avvisi di infrazione, per il Comune di Milano l’integrazione con pagoPA ha significato innanzitutto velocizzare di 10 minuti la gestione di ogni pratica di incasso: un taglio dei tempi assicurato dalla riconciliazione automatica dei flussi, che ha eliminato le anomalie determinate dal processo analogico (in particolare, per il pagamento degli avvisi di infrazione).
Questo, nell’ultimo anno, ha consentito di impiegare in maniera più efficiente e dedicare a nuovi servizi il tempo di 10 risorse in organico all’amministrazione. A ciò si aggiunge una stima di circa 0,50 euro risparmiati sui costi di stampa e invio di ogni singolo bollettino, riducendo nel complesso l’aggravio sulle casse del Comune di oltre 1.150.00 euro per il 2020 e di 936.867 euro per il 2019.
Infine, il passaggio agli avvisi di pagamento pagoPA, sia per il minor impiego di carta stampata sia per la consistente percentuale di bollettini inviati in digitale, ha permesso al Comune di Milano di consumare quasi 3 milioni di fogli di carta in meno.