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Mercati, negli Usa ora si teme per la ripresa

La variante Delta fa paura e i dati cominciano a mostrare un rallentamento della velocità della crescita. L’analisi di Mirabaud Am

Sui mercati Usa si inizia a temere per la ripresa. Gli ultimi sondaggi relativi all’attività economica di agosto indicano un rallentamento e se si guarda al sentiment dei consumatori, l’ottimismo è precipitato, almeno stando alla rilevazione mensile dell’Università del Michigan, con l’indice aggregato sceso al minimo decennale.

“La causa principale di questo brusco calo – spiega Gero Jung, chief economist di Mirabaud Am – è la recrudescenza dei casi di Covid-19 e la diffusione della variante Delta. Il calo dell’indice ha una base ampia, con diminuzioni registrate in tutti i gruppi demografici e in varie aree geografiche”.

L’economista sottolinea come i dati sull’inflazione siano entrati in una fase di moderazione, almeno secondo i dati Cpi pubblicati la scorsa settimana. “In effetti – chiarisce – le pressioni sui prezzi nei settori più sensibili alla pandemia, che hanno avuto il peso maggiore nella recente impennata dell’inflazione, hanno iniziato a diminuire. Lo dimostrano i dati sui prezzi del noleggio di auto (- 4,6% su base mensile), su quelli dei biglietti aerei (-0,1%), così come il calo dei prezzi delle auto usate, in discesa dello 0,2% sul mese, rispetto a un precedente aumento mensile dell’11%”.

Per quanto riguarda i sondaggi sulle imprese di agosto, Jung fa notare come la rilevazione Empire State manufacturing della Fed di New York, pur segnalando ancora una crescita, suggerisca un significativo rallentamento. “Le prospettive di crescita a sei mesi sono effettivamente aumentate, mentre gli indicatori dei prezzi rimangono alti, con i prezzi di vendita che hanno segnato un nuovo record”, conclude.

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