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Mercati, che succede se la Fed ci ripensa?

Per Swissquote i commenti accomodanti di Kaplan e i dati Pmi di luglio hanno dato impulso alle colombe. E un possibile rinvio del tapering ha avuto effetto immediato sui mercati

Le azioni statunitensi hanno iniziato la settimana con una nota positiva tra l’approvazione della Fda per il vaccino Pfizer e BioNTech, Comirnaty. Ma non è tutto: a giustificare il rally di ieri c’è stato anche un altro avvenimento, che ha avuto meno spazio nei titoli ma che sull’umore dei mercati ha inciso parecchio, secondo Ipek Ozkardeskaya, senior analyst di Swissquote. 

Venerdì scorso, il presidente della Federal Reserve di Dallas, Robert Kaplan, ha affermato che l’aumento dei casi di Covid e le tensioni economiche che ne derivano lo stanno portando ad adeguare la sua opinione sull’idea di eliminare lo stimolo della Fed: ora pensa che potrebbe non essere il momento giusto. Ed è esattamente ciò che il mercato sperava di sentire da un membro che, finora, stava sostenendo che un tapering anticipato.

“I commenti accomodanti di Kaplan, combinati con i dati Pmi di luglio deboli, hanno dato impulso alle colombe della Fed quando mancano pochi giorni dal discorso a Jackson Hole di Jerome Powell facendo registrare nuovi record agli indici statunitensi – spiega la Ozkardeskaya -. Personalmente ritengo che il mood positivo del mercato azionario americano sia destinato a rimanere in vista della riunione di Jackson Hole, poiché il presidente della Fed Jerome Powell ha potuto solo ammorbidire il tono da falco dei verbali del Fomc della scorsa settimana. I casi di Covid in aumento e i dati deboli possono solo mantenere la Fed all’erta e riluttante ad agire in maniera prematura. E questo è, al momento, tutto ciò che il mercato vuole sentire”.

Le aspettative di ammorbidimento della Fed hanno pesato anche sul dollaro. Il gbp/usd è rimbalzato lunedì e il Ftse ha guadagnato sulla scia di una sterlina britannica più economica e del balzo dei prezzi del petrolio e delle materie prime. 

“La combinazione di sterlina soft e petrolio più solido dovrebbe aiutare a mantenere il Ftse 100 al di sopra della soglia di 7100p – afferma l’analista -, ma il 7200p potrebbe rappresentare ben altra sfida poiché l’entusiasmo per il Brent potrebbe risultare di breve durata e i guadagni si sono già avvicinati alla resistenza posta a  $ 70 pb, con il ‘reflation trade’ ormai  in discussione con l’aumento dei casi di Covid. Il che potrebbe suggerire che le compagnie petrolifere possano ancora scivolare in territorio negativo se le notizie non migliorano e in fretta”.

Per la Ozkardeskaya è interessante notare come l’oro stia compiendo un tentativo positivo sul livello di 1800 dollari l’oncia. “La correlazione positiva dell’oro con le azioni rappresenta un segnale del fatto che il metallo prezioso non è più un rifugio sicuro e gli ordini di acquisto potrebbero rimanere senza slancio al di sopra della soglia dei 1800 dollari, poiché le azioni rimangono comunque più appetibili e redditizie in un contesto in cui ci si aspetta che la Fed rallenti le iniezioni di liquidità”, conclude.

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