Investi

Per l’obbligazionario europeo un futuro positivo

Secondo BlueBay Am, il debito in Europa è cresciuto molto meno che negli Stati Uniti e le specifiche fuori bilancio porteranno a un mercato finanziario più stabile rispetto al passato

Man mano che la ripresa dalla crisi post-Covid sembra consolidarsi, le istituzioni economiche e politiche si interrogano su come consolidare la crescita economica evitando gli ostacoli. In questo momento tutto il mondo sta subendo le conseguenze dei rallentamenti nella fornitura di energia e nelle spedizioni: a questo non si sottraggono neanche i mercati finanziari, che infatti sono attraversati da un’ondata inflazionaria. Secondo Kaspar Hense, senior portfolio manager di BlueBay Am, alcuni mercati obbligazionari globali saranno duramente colpiti dalle ripercussioni che tutto questo genererà sui rendimenti nominali. “Tra questi, possiamo certamente includere gli Stati Uniti e il Regno Unito”, avverte, sottolineando come sia diverso invece il discorso per l’obbligazionario europeo.

“Per quanto riguarda l’Europa – spiega -, nel quarto trimestre l’attenzione degli addetti ai lavori sarà orientata verso Francoforte, sede della Banche Centrale Europea: da questa ci aspettiamo un atteggiamento cauto, con l’inflazione che probabilmente si ridurrà durante l’anno prossimo, e con il mercato del lavoro che vivrà una fase di irrobustimento. Prevediamo che l’annuncio della fine del programma di acquisti per l’emergenza pandemica (Pepp) verrà affiancato da quello di un programma di acquisto degli asset (App) più ampio e flessibile, che sarà in grado di limitare le oscillazioni nel livello generale dei tassi. Ci aspettiamo che i Bund vadano in territorio positivo nei prossimi sei mesi, seppur restando vicini allo zero”.

In tale contesto economico, Hense prevede per questo orizzonte temporale uno scenario politico favorevole. “In particolare, alla luce delle recenti elezioni politiche in Germania, ci aspettiamo che il governo tedesco sia guidato da una coalizione di centro-sinistra; contestualmente, è auspicabile un riavvicinamento tra Draghi, Scholz e Macron, con Italia, Germania e Francia impegnate in un ulteriore processo di integrazione. Alla luce di tutto ciò, pensiamo che l’allargamento degli spread dei titoli di Stato italiani rappresenti piuttosto un’opportunità di acquisto”, assicura.

Secondo l’esperto, con le attuali politiche fiscali, l’economia dovrebbe essere ben supportata man mano che ci sia viva verso l’anno prossimo. “Inoltre – aggiunge -, i livelli del debito stanno aumentando più sul lato fuori bilancio, con le obbligazioni dell’Ue che si stanno affermando come i nuovi tassi privi di rischio nella zona euro”. 

“Il debito in Europa – conclude Hense – è cresciuto molto meno che negli Stati Uniti, e le specifiche fuori bilancio porteranno a un mercato finanziario più stabile rispetto al passato, il che è una conseguenza della crisi sovrana europea e di quella da Covid dello scorso anno. Il rischio principale per gli spread europei rimane quello politico: in questo senso, le elezioni del 2023 in Italia sono sia un’opportunità che una sfida”.

Commenta

Articoli correlati

Giappone, nel 2024 emergeranno molte opportunità 

Enzo Facchi

Da Axa Im tre Etf sugli Stati Uniti

Enzo Facchi

Cina, è ora di tornare a puntare sul Dragone

Enzo Facchi
UA-69141584-2