Millennial e la Generazione Z investono i propri risparmi con i consigli di Tik Tok e Youtube. E per loro il social lending potrebbe diventare un “prodotto” di punta
Quando si parla di Generazione Z si fa riferimento a tutti i nati tra il 1995 e il 2010. Chiaramente, alcuni di loro sono ancora troppo piccoli per investire somme di denaro nel mondo finanziario, ma altri invece hanno l’età giusta per iniziare a farlo. Per questo motivo, Prestiamoci ha analizzato come investe la Generazione Z nel mondo finanziario odierno.
L’effetto Tik Tok
È indiscutibile come la Generazione Z apprenda informazioni nuove su un’applicazione specifica, la piattaforma social più utilizzata da questo target: TikTok.
Prestiamoci ha recentemente svolto un’indagine che ha evidenziato come l’80% della Generazione Z abbia ammesso di imparare e conoscere cose nuove proprio sull’App cinese, che ormai conta più di 1 miliardo di iscritti. E le lezioni di investimento e finanza non sono da meno. Chi investe, infatti, ha detto di informarsi principalmente su TikTok e YouTube, attraverso canali di coetanei esperti.
Tra le star di TikTok, la più influente nel mondo finanziario è sicuramente Humphrey Yang (@HumphreyTalks) che ogni giorno regala consigli sugli investimenti finanziari alla sua community di circa 2,1 milioni di utenti. In particolare, Yang, appena trentenne, parla molto di criptovalute e fondi comuni, citando talvolta il mondo del fisco e mercato immobiliare.
Le priorità della Generazione Z
Da uno studio effettuato da Deloitte (il Deloitte Global Millennial Survey 2020), condotto su un campione di più di 27.500 Millennial e Gen Z, si nota come queste generazioni siano prudenti e informate dal punto di vista finanziario. Inoltre, sono estremamente attenti a temi come quello del cambiamento climatico e dell’uguaglianza sociale. In particolare, dal sondaggio emergono le priorità nell’investire della Generazione Z.
Al primo posto troviamo le preoccupazioni per il benessere della famiglia, vista come stabilità finanziaria nel lungo periodo. Poi troviamo le aspettative e prospettive di carriera, oltre alla gestione day by day delle entrate e delle uscite finanziarie. Ma anche la famiglia e la carriera sono grandi fonti di stress per queste generazioni, quindi per loro è importante essere prudenti e saper gestire il denaro nel breve termine.
Infine, ci sono i temi relativi al cambiamento climatico e ai diritti sociali, con queste generazioni che vogliono essere protagonisti del cambiamento della società odierne.
Il Social Lending e la Generazione Z
Il Social Lending, ovvero i prestiti tra persone, è una forma innovativa di investimento socialmente utile e proprio per questo potrebbe essere una delle modalità di punta su cui le future generazioni potrebbero investire parte dei loro risparmi. Proprio per il suo elevato valore sociale e la disintermediazione, questa modalità di prestito rappresenta al meglio gli ideali e la prudenza che queste generazioni ricercano in un investimento.
“Sono padre di 3 figli, di 15, 19 e 21 anni, e in questo ruolo mi sono molto interrogato su quale sia l’atteggiamento più sano che un genitore debba tenere per accompagnare i propri ragazzi in questo ambito – commenta Daniele Loro, Ceo di Prestiamoci – Posso dire che ho notato che già dai 13 anni cominciano a interessarsi al denaro e all’idea di investimento. Dopo qualche anno, si manifesta un’ambivalenza tra la voglia di spendere liberamente e quella di mettere da parte il denaro necessario per poter acquistare, in un secondo momento, qualcosa di particolarmente ambito, come per esempio, nel caso di mio figlio, la moto”.
Secondo Loro, i genitori hanno un ruolo chiave in questa fase e per accompagnarli a un corretto investimento bisogna aiutarli a focalizzare e scadenzare i loro bisogni, “e insegnare loro come si possono fare dei piani di investimento, anche con cifre piccole, con l’obiettivo di ottenere un rendimento che può essere più o meno redditizio in base alla durata di questa operazione finanziaria. In questo modo imparano che bloccando il loro denaro per un certo periodo di tempo, realizzando una sorta di asset allocation, in base alla durata dell’investimento, possono guadagnare di più o di meno. E questo non li renderà dei broker senza scrupoli, ma risparmiatori assennati”, conclude.
In Prestiamoci si possono investire somme per brevi, medi e lunghi periodi con logica revolving. Il limite base è 1.500 euro. E si tratta di investimenti sicuri perché molto diversificati. In pratica, Prestiamoci propone investimenti in prestiti personali, con diversi obiettivi. Per esempio, un investimento di 5.000 euro viene suddiviso in prestiti diversi che hanno mediamente un tasso del 7%. Un investimento che però non è senza rischio perché una parte di questi prestiti possono poi non essere pagati. Ma il rischio si riduce molto proprio grazie all’ampia diversificazione. Se devo dare, infine, un consiglio in merito alle criptovalute, come ho detto al mio figlio più grande: bisogna dedicarsi al trading con molta costanza e professionalità altrimenti è meglio lasciar stare”.