Pillole di finanza

Azioni e obbligazioni, le differenze

Azioni e obbligazioni

Le azioni

Le azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una società. Acquistando un titolo azionario in Borsa di fatto si diventa azionisti della società e si ha il diritto a partecipare e a votare nelle assemblee degli azionisti. Inoltre, si acquisisce anche il diritto a percepire il dividendo, ovvero quella parte degli utili che viene distribuita agli azionisti.

Come acquistarle

I titoli azionari possono essere acquistati fisicamente allo sportello bancario, oppure online attraverso piattaforme di trading indipendenti o messe a disposizione dal proprio istituto di credito. Per l’acquisto e la vendita di azioni si pagano commissioni di compravendita che allo sportello bancario sono più alte rispetto al canale online. Oltre alle commissioni, un altro costo da prendere in considerazione e il cosiddetto spread (ovvero differenza) tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, ovvero lo spread bid-ask.

Lo spread bid-ask

Per fare un esempio pratico, supponiamo di voler acquistare un titolo azionario in Borsa in un dato momento. Accedendo a una piattaforma di trading è possibile visualizzare il prezzo a cui è possibile acquistare (quello del migliore offerente che vuole vendere le sue azioni, il cosiddetto prezzo ask), per esempio 3 euro, e il prezzo a cui è possibile vendere (quello del migliore offerente che vuole acquistare, il cosiddetto prezzo bid), per esempio 2,80 euro. Se in quel dato momento si acquistasse a 3 euro e si rivendesse immediatamente a 2,80 euro si sarebbe soggetti a una perdita/spesa di 0,20 centesimi. Questo costo è definito spread bid-ask.

Le obbligazioni

Le obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di debito di una società. In pratica, un’impresa per finanziarsi può decidere di emettere un titolo obbligazionario, anche detto bond, che potrà essere comprato dagli investitori, grandi e piccoli. I capitali raccolti saranno poi investiti nel business aziendale. In cambio della “fiducia” dimostrata dagli investitori, la società emittente riconosce ai sottoscrittori un interesse. Le obbligazioni possono essere acquistate sul mercato secondario (come per esempio il Mot di Borsa Italiana) attraverso piattaforme di trading o recandosi in una filiale bancaria.

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Le emissioni

Esistono diversi tipi di obbligazioni. La prima grande classificazione è quella che distingue i titoli emessi dai Paesi, i cosiddetti titoli di Stato, e i titoli emessi dalle singole aziende. I principali titolo emessi dallo Stato italiano sono il Bot (Buono ordinario del Tesoro), il Ctz (Certificato zero coupon, di fatto simile al Bot ma con scadenza a 24 mesi), il Ccteu (Certificato di credito del Tesoro indicizzato all’Euribor), il Btp (Buono poliennale del Tesoro, che può arrivare fino a 50 anni) e il Btpi (Buono poliennale del Tesoro indicizzato all’inflazione europea).

I tassi di interesse

Le obbligazioni possono essere a tasso fisso (l’interesse pagato rimane lo stesso fino alla scadenza), come il Btp, o a tasso variabile (l’interesse pagato varia in relazione di un parametro di riferimento), come il Ccteu (il tasso varia al variare dell’Euribor, ovvero del tasso interbancario europeo). Menzione a parte meritano i Btpi (Buoni poliennali del Tesoro indicizzati all’inflazione europea), in quando a variare in relazione al tasso di inflazione non è solo la cedola, ma anche il capitale rimborsato. Alla scadenza, infatti, al detentore viene riconosciuta il recupero della perdita di potere di acquisto che si è realizzata durante la vita dell’obbligazione.

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