Le polizze vita non sono tutte uguali. Garanzie, franchigie e massimali cambiano in base all’offerta. Come orientarsi
Come funzionano le polizze vita caso morte? Cosa coprono realmente? Cosa non coprono? Come scegliere quella più adatta alle proprie esigenze? Ecco i consigli di Facile.it.
1. Occhio ai parametri. Come detto, la polizza temporanea caso morte garantisce ai beneficiari una somma di denaro in caso di scomparsa prematura dell’assicurato. Nella scelta della polizza, quindi, è fondamentale definire sia il capitale assicurato sia la durata della polizza. Il primo corrisponde all’importo erogato in caso di imprevisto, la durata, invece, è il tempo per il quale si è coperti. Questi due parametri andranno a determinare il premio da versare alla compagnia. Pertanto, se l’obiettivo è tutelare la famiglia durante gli anni di mutuo, è inutile prevedere una polizza di durata maggiore rispetto a quella del finanziamento.
2. Capitale costante o decrescente? Esistono polizze a capitale costante – che richiedono il pagamento di un premio fisso per tutta la durata della polizza, ma in caso di decesso garantiscono ai beneficiari un capitale fisso che non varia per tutta la durata del contratto – e polizze a capitale decrescente con le quali, invece, col passare del tempo diminuiscono sia le rate da pagare sia l’importo che verrà rimborsato in caso di imprevisto; ancora una volta, quindi, è fondamentale scegliere in base alle proprie reali necessità confrontando i diversi prodotti presenti sul mercato.
3. I fumatori pagano di più. Uno degli elementi che incide maggiormente sul costo della polizza è l’abitudine al fumo. Se si è fumatori è possibile subire una maggiorazione del premio che varia in base all’età anagrafica e che può arrivare anche all’80%. La definizione di fumatore, però, non è univoca tra le compagnie. In alcuni casi è sufficiente aver fumato, anche sporadicamente, nei 24 mesi precedenti alla sottoscrizione del contratto, in altri si è considerati fumatori solo se si consumano più di 20 sigarette al giorno e, in altri ancora, rientrano nella categoria anche coloro che, pur avendo smesso, lo hanno fatto solo dopo consiglio medico a seguito di una patologia.
4. I lavori pericolosi… Non tutte le professioni sono compatibili con la polizza vita temporanea caso morte; piloti di aerei, collaudatori di veicoli e sommozzatori, ad esempio, generalmente non possono sottoscrivere questa tipologia di assicurazione o, comunque, non sono tutelati qualora il sinistro avvenga durante lo svolgimento del proprio lavoro. Attenzione, però, perché sono esclusi anche lavori decisamente più comuni: in alcuni casi, ad esempio, operai e muratori impiegati in contesti particolarmente pericolosi potrebbero non essere tutelati.
5. …e le attività sportive. Molte compagnie assicurative non rimborsano il capitale nel caso in cui il sinistro mortale avvenga durante la pratica di attività sportive ritenute pericolose. Rientrano in questa categoria, ad esempio, la pratica di alpinismo, arrampicata libera, arti marziali, paracadutismo, lotta, pugilato, rugby, sci acrobatico e, più in generale, qualsiasi sport esercitato professionalmente.
6. Visita medica e malattie pregresse. Poiché l’assicurazione non è valida se il decesso è connesso a malattie pregresse già note all’assicurato, prima di attivare la polizza molte compagnie richiedono una visita medica che accerti lo stato di salute dell’assicurato. Alcune società consentono di sottoscrivere il prodotto anche senza una visita preventiva. Attenzione però, perché in questo caso potrebbero esserci limiti alla somma riconosciuta in caso di sinistro; inutile fare i furbi e nascondere alla compagnia malattie già conosciute perché il rimborso verrebbe negato ugualmente.
7. Il periodo di carenza. È bene sapere che le polizze temporanee caso morte hanno un cosiddetto periodo di carenza. Questo significa che l’assicurazione non entra in vigore nel momento in cui viene sottoscritto il contratto, ma solo trascorsi alcuni mesi dalla firma. Normalmente il periodo è pari a 6 mesi, ma in alcuni casi può arrivare addirittura a 12; durante questo lasso di tempo, in caso di sinistro non vi sarà alcun rimborso. Alcune compagnie offrono la possibilità di azzerare il periodo di carenza tramite apposita visita medica da effettuare prima della sottoscrizione.
8. Le coperture aggiuntive. Oltre alla copertura del caso morte, alcune compagnie offrono garanzie aggiuntive come, ad esempio, l’invalidità permanente, in modo da tutelare economicamente il beneficiario anche nel caso in cui l’assicurato perda la capacità di lavorare e, quindi, di produrre reddito. Altre compagnie, invece, prevedono la possibilità di avere un anticipo del capitale in caso di malattia grave dell’assicurato; altre ancora, infine, associano alla polizza programmi di prevenzione con check-up periodici gratuiti.
9. Non ho l’età. Le polizze vita non sono sottoscrivibili da tutti: per farlo è necessario essere maggiorenni e spesso non è possibile acquistare il prodotto oltre una certa età, che può variare, a seconda della compagnia, tra i 65 e i 78 anni. È però possibile superare il limite anagrafico sottoscrivendo la copertura prima del raggiungimento dell’età massima; così facendo ci si può assicurare fino addirittura ad 85 anni.
10. Risparmi il 19%. Le polizze vita temporanee caso morte sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19% del premio versato (fino ad un massimo di 530 euro complessivi, che diventano 750 euro se la polizza tutela persone con disabilità gravi). Inoltre, questa copertura assicurativa non è soggetta a nessuna tassa di successione a carico dei beneficiari.