FMQQ è targato HANetf e Kevin T. Carter e punta a cogliere il potenziale di crescita dei mercati emergenti e di frontiera che vada oltre la Cina
Sbarca su Borsa Italiana e sulle principali Borse Europee FMQQ Next Frontier Internet & Ecommerce Esg-S Ucits Etf (Ticker: FMQQ), il nuovo Etf firmato HANetf e Kevin T. Carter, fondatore di EMQQ, uno dei più grandi e più performanti Etf sui mercati emergenti degli ultimi anni.
FMQQ fornirà agli investitori un’esposizione focalizzata sulle società che fanno già parte del suo predecessore EMQQ escludendo però le società basate in Cina, con l’obiettivo di raccogliere l’incredibile potenziale di crescita delle aziende Internet ed e-commerce dell’economie di frontiera e dei mercati emergenti diverse dalla Repubblica Cinese, come: India, Brasile, Messico, Russia, Turchia, Nigeria e Indonesia.
FMQQ attualmente è composto da 60 titoli, incluse top holding come MercadoLibre dell’Argentina; Sea Limited, super app di Singapore; Zomato, app indiana di delivery, e Jumia, definita da molti “l’Amazon dell’Africa”. Tutte le società incluse nell’indice sono basate nelle regioni principali dell’Asia, America Latina, ed Emea.
“Oggi – ha spiegato Kevin T. Carter, fondatore e ceo di EMQQ ETF -, quasi il 90% della popolazione mondiale sotto i 30 anni vive nei Paesi delle cosiddette economie emergenti. Ci aspettiamo che entro il 2030 la classe media globale cresca fino a 5,5 miliardi di persone, con un consumo nei mercati emergenti che vada a totalizzare 30 trilioni di dollari, quasi la metà del totale globale. Il mercato cinese dell’e-commerce attualmente è quattro volte più grande del restante mercato in tutte le altre economie emergenti messe insieme, quindi è importante che gli investitori abbiano a loro disposizione gli strumenti necessari per costruire un portafoglio di EM con una maggiore o minore esposizione alla Cina”.
“Siamo lieti di lanciare il FMQQ Next Frontier Internet & Ecommerce Etf – ha aggiunto Hector McNeil, co-ceo di HANetf -, poiché crediamo che questo prodotto possa essere un’alternativa interessante per gli investitori che vogliano cogliere le opportunità nascenti in questi mercati di prossima frontiera, integrare le loro allocazioni tecnologiche cinesi, o bilanciare le loro attuali ponderazioni di portafoglio. Possiamo offrire così agli investitori europei l’opportunità di cogliere un potenziale di crescita dei consumi nei mercati emergenti e di frontiera che vada ben oltre la Cina”.