Nel mondo dei prestiti, per spread si intende il ricarico che l’istituto di credito applica sul tasso di interesse di riferimento, che può essere l’Euribor o il tasso Bce, per i mutui a tasso variabile, oppure l’Eurirs, per i mutui a tasso fisso. La finalità dello spread, che mediamente oscilla tra un minimo dello 0,5% e un massimo del 3%, è ripagare la banca per le spese di gestioni e per i rischi dell’operazione. Generalmente, lo spread varia da banca a banca a seconda del tipo di prodotto e di durata del mutuo.
Andrea Dragoni
Contributor dei Corrieri del Risparmio, si occupa soprattutto di risparmio e finanza personale. Precedentemente ha collaborato per diverse riviste specializzate nel settore della finanza.