I fondi investiranno in aziende attente alla gestione dell’impatto sociale e ambientale, che forniscono soluzioni a favore della transizione verso un futuro sostenibile
Aviva Investors, la divisione globale di asset management di Aviva Plc ha lanciato due nuovi fondi che mirano a generare un impatto sociale e ambientale positivo, offrendo al contempo crescita del capitale a lungo termine per gli investitori. L’Aviva Investors Social Transition Global Equity Fund e l’Aviva Investors Natural Capital Transition Global Equity Fund rappresentano le novità della gamma Aviva Investors Sustainable Transition, fondata sui Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite.
I fondi investiranno in aziende attente alla gestione dell’impatto sociale e ambientale, che forniscono soluzioni a favore della transizione verso un futuro sostenibile sia per le persone che per il pianeta. Azionariato attivo e macro stewardship sono il core della strategia per essere driver del cambiamento, impegnandosi con le aziende nei fondi e con i policymaker per riformare i mercati.
La disuguaglianza sociale e la perdita di biodiversità sono tematiche di primaria importanza. La maggior parte della popolazione globale vive in paesi dove il divario di ricchezza è in aumento e c’è stata una diminuzione del 68% delle specie naturali tra il 1970 e il 2016.
“Aviva Investors è impegnata a rispettare gli SDGs delle Nazioni Unite e a innovare i prodotti sostenibili e investibili per allinearli ad essi – spiega Mark Versey, chief executive officer of Aviva Investors -. Oltre a far crescere il proprio patrimonio, le persone vogliono assicurarsi che gli investimenti diano un contributo positivo alla lotta al cambiamento climatico, ad una società più equa e alla protezione dell’ambiente naturale. I due obiettivi sono ugualmente importanti e allineati, noi lo chiamiamo investing with purpose. C’è stata, giustamente, molta attenzione sul percorso verso il net zero durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26), ma non dovremmo dimenticare che le questioni sociali e la biodiversità restano driver ugualmente importanti della transizione verso un’economia equa e sostenibile”.
“Il 21% della popolazione globale vive in condizioni di povertà estrema o moderata e solo il 27% delle posizioni manageriali globali sono occupate da donne. Inoltre, 14 dei 18 servizi ecosistemici da cui dipende la società sono stati deteriorati o sono in declino. Ciò è allarmante perché più della metà del Pil globale dipende da una biodiversità e da ecosistemi ben funzionanti. Il momento di agire è ora”, prosegue Versey.
Nel dettaglio, il Social Transition Fund, allineato con gli SDGs 5, 8 e 10, selezionerà investimenti in aziende che stanno cambiando i loro modelli di business per rispettare i diritti umani, promuovere condizioni di lavoro adeguate e impegnate in pratiche aziendali responsabili. Il fondo investirà anche in aziende che forniscono soluzioni per migliorare l’accesso all’istruzione e alla salute e una più ampia inclusione finanziaria. Saranno escluse le imprese che violano i principi sociali riconosciuti o quelle coinvolte in gravi controversie sociali.
Il fondo si basa sul framework di trasformazione sociale creato dalla World Benchmarking Alliance (WBA) per valutare le prestazioni sociali delle aziende. La WBA è un’iniziativa che Aviva ha contribuito a creare nel 2018 per classificare pubblicamente le prestazioni delle aziende sugli SDGs e fornisce meccanismi di responsabilità che generano una competizione per la sostenibilità. Il fondo donerà inoltre 5bps della sua commissione di gestione a progetti di impatto sociale.
Allineato agli SDGs 12, 13, 14 e 15, il Natural Capital Transition Fund investirà in aziende solutions provider che stanno trasformando i loro modelli di business nei settori della sostenibilità del territorio, degli oceani, dell’economia circolare e del cambiamento climatico. Escluderà le imprese coinvolte in alcune attività dannose o in gravi controversie ambientali. Il lancio fa seguito alla pubblicazione della politica di Aviva sulla biodiversità, che include la volontà di impegnarsi al massimo attraverso l’engagement e la stewardship per eliminare entro il 2025 le attività rischiose di deforestazione delle aziende parte dell’investment portfolio del Gruppo e le attività di finanziamento.
I portfolio manager Julie Zhuang e Jonathan Toub e la Senior Impact Analyst Eugenie Mathieu gestiranno il Natural Capital Transition Fund. Il Social Transition Fund sarà gestito dai portfolio manager Richard Saldanha e Matt Kirby e dal senior impact analyst, Vaidehee Sachdev.