Assicura Primo piano

Rc auto, rischio premi quadruplicati per 2 milioni di assicurati

Rc auto e bollo

Allarme di Assoutenti e Movimento Consumatori: da gennaio 2023 aumento significativo delle tariffe Rc Auto per tutti e rischio di ampliamento dell’evasione assicurativa

Il 2023 potrebbe riservare una brutta sorpresa ad automobilisti e motociclisti italiani. Dal prossimo 1° gennaio, infatti, circa due milioni di assicurati, di cui una buona parte collocati nel Sud Italia e nelle grandi aree urbane, e numerosi titolari di assicurazioni per ciclomotori, rischiano di vedersi quadruplicati i premi delle polizze Rc auto. 

Rc auto più cara dal 2023

Il rincaro dell Rc Auto dipende dall’entrata in vigore di una norma, introdotta ad agosto con la Legge sulla Concorrenza. La norma obbliga infatti le imprese estere operanti in Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto. 

A lanciare l’allarme su “una norma altamente iniqua e fortemente inflattiva” sono Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, e Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori. Le due associazioni intendono portare il caso in discussione con procedura d’urgenza al Cncu (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) presieduto dal ministro Adolfo Urso.

“In tale direzione – si legge nella nota – nei giorni scorsi è stato chiesto al Comitato per la definizione dei parametri economici per la procedura di risarcimento diretto insediato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (composto dai rappresentanti del Ministero, dell’Ivass, dell’Ania, della Consap e delle associazioni dei consumatori) la sospensione dei lavori e il loro rinvio dopo una profonda revisione dei criteri risarcitori. Come peraltro richiesto dalla stessa Ivass durante l’audizione parlamentare lo scorso marzo”. 

Rc Auto, aumenti per tutti

“Lasciare 2 milioni di assicurati in balia di un aumento esponenziale dei premi Rc Auto rischia di aumentare il tasso di evasione assicurativa e minare profondamente il concetto di mutualità che si vede ‘sovraccaricato’ di altri 400 milioni di euro per il venir meno di decisivi elementi concorrenziali”, sostengono Assoutenti e Movimento Consumatori. 

“Il risarcimento diretto fa acqua da tutte le parti. Una misura che doveva favorire gli assicurati ma si è trasformata in un ginepraio di vessazioni che ha alterato profondamente la struttura del mercato assicurativo. Minando il patto di fiducia tra assicurazioni e assicurati”, spiegano Truzzi e Mostaccio, secondo cui il sistema del forfait tra compagnie va profondamente rivisto e va ripristinato un minimo principio di concorrenza.

“Non devono essere le imprese estere sottoposte all’obbligo di adottare una procedura come il risarcimento diretto ritenuta facoltativa dalla Corte costituzionale tre lustri fa. Ma si deve rendere tale procedura facoltativa per tutte le assicurazioni e per tutti gli assicurati”, concludono Truzzi e Mostaccio.

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