Il governo sta studiando un incremento dell’aiuto per i secondi e terzi figli. Intanto l’Inps ha concesso più tempo per regolarizzare l’Isee e facilitato l’accesso alla misura per i neogenitori
Novità per le famiglie che percepiscono l’Assegno unico e universale. A partire dal possibile aumento, previsto per il 2024. La misura sarebbe per ora allo studio del governo e riguarderebbe i nuclei con più figli. Intanto l’Inps ha chiarito tempi e modi per correggere le attestazioni Isee non conformi e anche le modalità di gestione previste per le domande inviate a partire da quest’anno.
Assegno unico più pesante dal 2024
Secondo indiscrezioni, il governo sta pensando di riservare nella prossima Legge di Bilancio una disponibilità di risorse fino a tre miliardi di euro da destinare alle famiglie italiane. L’obiettivo è appunto quello di aumentare l’Assegno Unico, in particolar modo per i nuclei con più figli. L’aumento dovrebbe essere previsto già per il secondo figlio, e salire ulteriormente dal terzo in poi.
Assegno unico, più tempo per correggere l’Isee
Intanto, l’Inps ha allungato i tempi a disposizione per regolarizzare l’Isee. L’importo mensile dell’Assegno unico viene attribuito, come si sa, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare beneficiario della prestazione. Finora l’aiuto veniva erogato anche in caso di un Isee con omissioni o difformità riguardanti i dati del patrimonio mobiliare o il reddito dichiarato. Ora però è necessario regolarizzarlo. A partire dal prossimo novembre infatti (non più da settembre come precedentemente comunicato) in caso di tali omissioni o difformità la famiglia si vedrà attribuire l’importo minimo.
Assegno unico, come regolarizzare l’Isee
Per regolarizzare l’Isee, le famiglie hanno a disposizione tre procedure. È possibile presentare una nuova Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), priva di difformità. Oppure richiedere al Caf intermediario (se ha commesso un errore materiale) la rettifica della Dsu trasmessa in precedenza. Infine, si può anche presentare all’ufficio Inps territoriale di riferimento la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’Isee, relativamente al componente del nucleo familiare a cui sono riferite le omissioni e difformità.
Regolarizzare l’Isse è importante perché, a partire da novembre (non più da settembre) la presenza di omissioni o difformità nell’Isee comporterà l’attribuzione degli importi minimi dell’Assegno Unico. L’istituto pensionistico avviserà le famiglie di eventuali difformità con una Pec, una mail o un sms.
Assegno unico nuove nascite: accesso più facile
Infine, dal mese di settembre i neogenitori riceveranno una comunicazione via email che li invita a presentare la domanda per richiedere l’Assegno unico universale o a integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico. Un’iniziativa che ha “l’obiettivo di facilitare l’accesso” all’Assegno unico universale in occasione della nascita di un figlio. Questo servizio è reso possibile grazie alla nuova piattaforma di Proattività, finanziata dal Pnrr, che, spiega l’Inps, “nel rispetto delle normative in vigore in materia di trattamento dei dati personali, guida i cittadini nell’accesso ai diritti e ai benefici disponibili e che identifica la nascita come un evento chiave per attivare il diritto all’assegno unico”. Tutti i cittadini interessati possono quindi facilmente aderire ai servizi proattivi accedendo all’area MyInps sul sito dell’Istituto. Qui troveranno le informazioni necessarie per dare il proprio consenso e iniziare a beneficiare di questa nuova modalità di servizio.