Via libera dell’Agenzia delle Entrate alla cancellazione automatica per tutti i ruoli fino a 5mila euro. Ma ci sono dei limiti di reddito: ecco i contribuenti interessati e come avviene lo stralcio
L’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera alla grande e attesa operazione stralcio. La misura riguarda le cartelle esattoriali non ancora riscosse e contestate fino al 2010 e prevede l’annullamento automatico di tutti gli importi iscritti a ruolo fino a 5mila euro.
Lo stralcio però non vale per tutti, ma solo per i contribuenti con un reddito imponibile fino a 30mila euro, sia che si tratti di persone fisiche sia se sono enti o società. Le modalità tecniche sono illustrate in una circolare firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. La cartella sarà cancellata anche se di valore complessivo superiore ma con singoli ruoli inferiori ai 5mila euro.
Quali cartelle esattoriali possono essere stralciate
Il decreto Sostegni ha disposto l’annullamento automatico di tutti i debiti di importo residuo alla data del 23 marzo 2021 fino a 5mila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 da qualunque ente creditore (salvo i debiti espressamente esclusi, elencati nel documento di prassi).
Il rispetto del tetto va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura.
Se il contribuente ha più carichi iscritti a ruolo, conta l’importo di ciascuno: se i singoli carichi non superano i 5mila euro, possono quindi beneficiare tutti dell’annullamento. Lo Stralcio si applica anche ai debiti rientranti nella “Rottamazione-ter”, nel “Saldo e stralcio” e nella “Riapertura dei termini”.
Rottamazione cartelle esattoriali: i contribuenti interessati
Per quanto riguarda i limiti di reddito, l’anno di riferimento è il 2019. I debiti che possono essere oggetto di Stralcio devono riferirsi alle persone fisiche e ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, rispettivamente nell’anno d’imposta 2019 e nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mila euro.
Per le persone fisiche si prendono in considerazione le Certificazioni Uniche 2020 e le dichiarazioni 730 e Redditi PF 2020 presenti nella banca dati dell’Agenzia delle entrate alla data del 14 luglio 2021. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si fa invece riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, Società di persone, Enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d’imposta che ricomprende la data del 31 dicembre 2019.
Come funziona lo stralcio del Fisco
L’Agenzia delle Entrate effettua le verifiche sul possesso dei requisiti da parte dei contribuenti interessati, segnalando i codici fiscali che restano fuori per il superamento del requisito reddituale, ed entro il 30 settembre darà il via libera all’annullamento. L’agente della riscossione provvederà in automatico allo Stralcio; il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria con le modalità rese disponibili dall’agente della riscossione. I debiti oggetto di Stralcio si intendono tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021.