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Fisco, riapre la rottamazione ter

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Le rate potranno essere versate entro il 30 aprile 2022 se in scadenza nel 2020, entro il 31 luglio 2022 se in scadenza nel 2021 ed entro il 30 novembre 2022 se in scadenza nel 2022

Si riaprono i termini per pagare le rate scadute di rottamazione ter e saldo e stralcio. Una boccata d’ossigeno per i contribuenti, ma anche per lo Stato visto che, stando ai calcoli del Tesoro, mancano all’appello 2,4 miliardi.

Nella notte tra il 15 e il 16 marzo è stato infatti approvato l’emendamento al decreto Sostegni ter sulla proroga delle scadenze di rottamazione ter e saldo e stralcio. Il governo ha deciso di concedere un’ulteriore finestra a temporale. Ne beneficeranno quei 512mila contribuenti che non hanno saldato il conto entro il precedente termine del 31 dicembre 2021.

Rottamazione ter, le nuove scadenze

L’emendamento riscrive dunque il calendario delle scadenze entro le quali può essere effettuato il versamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio in scadenza negli anni 2020 e 2021. Senza che questo significhi perdere i benefici della definizione agevolata.

Le rate dovranno essere versate entro il 30 aprile di quest’anno, se in scadenza nell’anno 2020. Quelle in scadenza nel 2021 dovranno invece essere corrisposte entro il 31 luglio 2022. Slittano infine al 30 novembre quelle in scadenza nel 2022. Il decreto ha anche bloccato tutte le procedure esecutive.

Si applica anche alle nuove scadenze la deroga ai mini ritardi: sono cioè ritenuti validi anche i versamenti fatti entro cinque giorni dalla scadenza.

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