Casa&Famiglia Primo piano

Mutuo variabile, rate in aumento fino a 45 euro

Con un maxi aumento dei tassi Bce la rata potrebbe salire in maniera decisa. E per un prestito da 126.000 euro, da gennaio l’aggravio sarebbe di 104 euro. La simulazione di Facile.it

È scontato che nel meeting dell’8 settembre la Bce annunci un nuovo aumento dei tassi. Stando alle previsioni di molti esperti, però, questa volta l’incremento potrebbe addirittura arrivare a +0,75%. Gli italiani con i mutui a tasso variabile si preparano a possibili nuovi rincari della rata, che secondo uno studio di Facile.it potrebbero ammontare a 45 euro.

Mutui, da gennaio un aggravio da 104 euro al mese

Facile.it ha infatti condotto alcune simulazioni scoprendo che, per un mutuo medio variabile, nei prossimi mesi la rata potrebbe salire di circa 45 euro rispetto ad oggi. Sommando anche gli aumenti registrati da inizio anno, chi ha sottoscritto un mutuo variabile a gennaio 2022 vedrebbe un aggravio complessivo di circa 104 euro al mese.

Per l’analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, simulando come è cambiata la rata nei primi 9 mesi del 2022 e come potrebbe ulteriormente salire in futuro. Due gli scenari ipotizzati: un aumento dell’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui variabili, di 0,50% e uno di 0,75%.

Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. Se nella prima parte del 2022 le rate sono cresciute leggermente (da gennaio a giugno il rincaro è stato di soli 13 euro), dopo il primo aumento dei tassi da parte della Bce (+0,50% a luglio) gli indici dei mutui hanno iniziato a salire con più consistenza. E a settembre 2022, la rata è arrivata a circa 515 euro, vale a dire circa 58 euro in più rispetto alla rata iniziale.

Mutui, ecco cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi

Cosa accadrà nei prossimi mesi? Se la Bce dovesse confermare un aumento del costo del denaro di 75 punti base, ipotizzando che l’Euribor cresca in modo analogo, la rata del mutuatario salirebbe a circa 560 euro, vale a dira circa 45 euro in più al mese rispetto ad oggi. In questo scenario, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più cara di circa 104 euro rispetto a quella di partenza. Se invece l’aumento dell’Euribor fosse pari a 50 punti base, la rata salirebbe a circa 545 euro (circa 30 euro in più rispetto ad oggi, 89 euro in più se paragonata a quella di inizio anno).

“Per quantificare la reale portata degli aumenti è necessario aspettare di vedere quale sarà l’impatto delle decisioni della Bce sull’Euribor. Va ricordato che questo indice tende a muoversi insieme ai tassi della Banca centrale, ma non è detto che lo faccia in modo speculare”, sottolinea Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it. 

“E anche in caso di rincari, l’impatto effettivo sulle rate mensili dipenderà dalle caratteristiche di ciascun mutuo – precisa -. Per chi sta pagando il finanziamento da anni, ad esempio, l’aumento sarà più modesto. Mentre per chi lo ha ottenuto di recente, potrebbe essere più consistente in quanto gli interessi sono calcolati sul debito residuo. In ogni caso, se si ha il timore di trovarsi in difficoltà con il rimborso delle rate, il consiglio è di non temporeggiare e rivolgersi subito alla propria banca, o a un consulente esperto, per sostituire il mutuo con una soluzione più sostenibile”.

Commenta

Articoli correlati

Casa, comprare è sempre più caro. Crollano le vendite

Enzo Facchi

Assegno di inclusione, al via le domande

Enzo Facchi

Rottamazione quater, ultima chiamata per pagare le prime due rate

Enzo Facchi
UA-69141584-2