Casa&Famiglia Primo piano

Servizi PA, ora si accede solo con Spid, Cie o Cns

Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, amministrazioni pubbliche e comuni sopra i 5 mila abitanti: per i servizi PA tutti gli altri identificativi utilizzati finora non funzionano più 

Pin e password vanno in soffitta: ora i servizi PA sono accessibili solo con il sistema pubblico di identità digitale (Spid), la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns). 

Tutti gli altri identificativi utilizzati finora infatti non funzionano più e il cambiamento, previsto dal decreto ‘Semplificazione e innovazione digitale’, riguarda tutti i cittadini, ma non i professionisti e le imprese. Anche per questi ultimi, però, la prospettiva è la stessa, ma la data del cambio non è ancora stata definita.

La novità riguarda Agenzia delle entrate, Inps, Inail, Amministrazioni Pubbliche e Comuni sopra i 5.000 abitanti e ha scatenato non poche polemiche visto l’esiguo numero di cittadini dotati di Spid: appena 24,3 milioni. In particolare, gli over 65 che hanno registrato la propria identità digitale sono solo tra il 10 e il 15%. Per questi è stata però prevista la figura del “delegato Spid”, un tutore informatico che può accedere ai servizi dei soggetti anziani o con carenze informatiche.

Come ottenere lo Spid

Per ottenere le credenziali Spid bisogna essere maggiorenni ed essere impossesso dei seguenti dati: un indirizzo e-mail, il numero di telefono del cellulare usato normalmente, un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno), la tessera sanitaria con il codice fiscale.

I documenti dovranno essere fotografati o scansionati durante la registrazione e allegati al form da compilare. Poi è necessario scegliere uno tra gli Identity Provider che forniscono le credenziali Spid (Aruba, Infocert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste italiane, Register, Sielte, Tim), inserire i propri dati anagrafici, la username e la password prescelta e effettuare il riconoscimento (tramite webcam o de visu).

Come fare la Carta d’identità elettronica (Cie)

La Cie può essere richiesta dai cittadini residenti in Italia e presso il consolato di riferimento per i cittadini residenti all’estero. La richiesta può avvenire alla scadenza della propria carta d’identità oppure in caso di furto, smarrimento o deterioramento e la durata del documento per i maggiorenni è di 10 anni. Per ottenerla bisogna presentare “richiesta di rilascio” al proprio Comune di residenza o domicilio. Il costo è di 16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria, dove previsti. Si tratta di uno strumento di identità digitale riconosciuto anche in Europa, in conformità al Regolamento eIDAS. Una volta ottenuta la Cie, per effettuare l’autenticazione ai servizi online ci sono diverse modalità: via desktop, collegando un lettore di smart card contactless (installando prima il Software Cie); via smartphone con l’app Cie ID (il dispositivo deve essere dotato di interfaccia Nfc); oppure via desktop con lo smartphone, per chi non ha un lettore di smart card e utilizza il cellulare con l’app Cie ID.

Come avere la Carta nazionale dei servizi (Cns) o Tessera sanitaria

Ai cittadini italiani la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi (Ts-Cns) viene spedita a casa in automatico dopo l’attribuzione del Codice Fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Per poterla utilizzare come Carta Nazionale dei Servizi (Cns) è necessario recarsi presso un ufficio della Regione nella quale si risiede, dove verrà rilasciata una busta con il Personal Identification Number (pin). È possibile delegare un parente. Per l’utilizzo della Cns come sistema di autenticazione è necessario infine dotarsi di un lettore di smart card, mentre non è necessario avere uno smartphone.

Commenta



Articoli correlati

Casa, comprare è sempre più caro. Crollano le vendite

Enzo Facchi

Assegno di inclusione, al via le domande

Enzo Facchi

Rottamazione quater, ultima chiamata per pagare le prime due rate

Enzo Facchi
UA-69141584-2