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Prezzi alle stelle per la pasta: +25% rispetto al 2021

supermercati

Pesa la guerra in Ucraina. Assoutenti: una famiglia spenderà in media 34,5 euro in più all’anno solo per la pasta. Codacons: boom dei prezzi al dettaglio per anche gli altri prodotti 

Prezzi della pasta alle stelle. A causa della guerra in Ucraina e del caro-energia, il piatto simbolo dell’Italia è tra i prodotti che nell’ultimo anno ha subito i maggiori rincari. Al punto che oggi un chilo di spaghetti, penne o tagliatelle costa ai consumatori italiani un quarto in più rispetto allo scorso anno. E purtroppo non è un caso isolato. L’ondata di rincari di prezzi e tariffe continua infatti senza sosta, con beni e servizi che registrano nell’ultimo mese aumenti in alcuni casi anche a tre cifre.

Pasta, prezzi su del 25%

Lo stop alle importazioni di grano da Russia e Ucraina, insieme all’incremento dei costi energetici in capo alle industrie alimentari, hanno avuto effetti dirompenti sui prezzi al dettaglio della pasta. Al punto che, come denuncia Assoutenti, un chilo di pasta, secondo gli ultimi dati Istat, costa in media il 24,6% in più rispetto allo scorso anno.

“All’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina avevamo denunciato il rischio di rincari e speculazioni per tale prodotto simbolo dell’Italia. E le nostre previsioni si sono purtroppo avverate”, spiega il presidente Furio Truzzi .

“Un rincaro del 24,6% significa che una famiglia ‘tipo’ solo per gli acquisti di pasta e considerata la spesa media per consumi per tipologia alimentare, si ritrova a spendere nel 2022 ben 34,5 euro in più a causa dei fortissimi rincari che hanno investito tale prodotto”, sottolinea Truzzi.

Aumento dei prezzi inarrestabile: rincari anche a tre cifre

Intanto prosegue senza sosta l’ondata di rincari. Lo denuncia il Codacons che, sulla base dei dati definitivi Istat sull’inflazione, fornisce i dati ufficiali sugli incrementi dei prezzi al dettaglio che si sono abbattuti sulle famiglie italiane.

Partendo dagli alimentari, i rincari annui più pesanti si registrano per olio di semi (+59,4%), burro (+38,1%), riso (+26,7%). Farina, pasta e latte salgono di oltre il 24%, mentre formaggi e zucchero rincarano di oltre il 19%. Consistenti aumenti a due cifre anche per verdura, uova, pollo, gelati e patatine.

Disastrosa per l’associazione la situazione nel comparto ‘casa’: oltre alla oramai nota crescita delle bollette (+136,7% luce mercato libero, +63,7% il gas) si registrano nell’ultimo mese aumenti dei prezzi annui del 21,3% per i computer, +17,9% gli apparecchi per la telefonia, +15% i frigoriferi, +14,5% le macchine per il caffè.

Non va meglio sul fronte dei trasporti: i voli europei costano il 128% in più, quelli internazionali salgono del 118,3% (+97,4%, gli intercontinentali, +15,5% i nazionali). Per i carburanti si registra un aumento dei prezzi del 46,4% per gpl e metano, +19,8% per il gasolio. I traghetti rincarano del 16,6% mentre per acquistare una automobile usata si spende il 13% in più. Confermata, infine, la stangata sulla scuola denunciata dal Codacons: i prezzi dei prodotti di cartoleria aumentano del 9,8% su base annua, mentre i libri scolastici rincarano del 2,2%.

Ecco i rincari nel dettaglio.

PREZZI ALIMENTARI
olio di semi 59,4%
burro 38,1%
riso 26,7%
margarina 26,5%
pasta 24,6%
latte conservato 24,4%
farina 24,2%
formaggi freschi 19,3%
zucchero 19,2%
gelati 18,2%
verdura fresca 16,7% di cui:
–      cavoli 19,6%
–      insalata 18,7%
–      pomodori 12,2%
uova 16,6%
pollo 16,5%
latte fresco parz. scremato 15,8%
patatine fritte 15%

PREZZI CASA
Energia elettrica mercato libero 136,7%
Gas 63,7%
Energia elettrica mercato tutelato 57,3%
Gasolio per riscaldamento 43,6%
Computer desktop 21,3%
Apparecchi per la telefonia fissa 17,9%
Piccoli apparecchi elettrici per la casa 16,9%
Frigoriferi, freezer e frigo freezer 15%
Macchine da caffè, bollitori per tè e apparecchi simili 14,5%
Apparecchi per riscaldamento, condizionatori d’aria 12,4%

PREZZI TRASPORTI
Voli europei 128%
Voli internazionali 118,3%
Voli intercontinentali 97,4%
Voli nazionali 15,5%
Altri carburanti (Gpl, metano) 46,4%
Gasolio per mezzi di trasporto 19,8%
Trasporto marittimo 16,6%
Automobili usate benzina 13%

PREZZI SCUOLA
libri scolastici 2,2%
articoli di cartoleria 9,8%

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