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Prezzi sempre più su: la top ten dei rincari dell’estate

supermercati

Tra gli alimentari corrono i prezzi di olio di semi, burro e farina. Ma nella classifica generale, in testa ci sono i voli internazionali, aumentati di oltre il 160%

L’inflazione alle stelle sta mettendo a dura prova le famiglie italiane. Che ora si ritrovano a dover fare i conti ancora più attentamente quando vanno a fare la spesa. E non solo. L’Unione Nazionale Consumatori ha infatti elaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione annua di luglio per stilare la top 20 dei prodotti alimentari più rincarati e quella assoluta di tutti i prodotti e servizi diversi da cibo e bevande. E dal burro alla benzina, gli aumenti dei prezzi arrivano a tre cifre.

Prezzi, la top 10 degli alimentari

Per quanto riguarda la top 10 dei prezzi dei prodotti alimentari, il record dei rialzi annui spetta, oramai da mesi, all’olio diverso da quello di oliva, che, per via della guerra in Ucraina, si impenna del 66% rispetto a luglio 2021. Al secondo posto il burro che svetta del 31,9%, al terzo la farina (+21,5%). 

Appena fuori dal podio la pasta (fresca, secca e preparati di pasta) che lievita del 21,1%. Seguono il riso (+18,8%) e la margarina (+18,7%). Al settimo posto il prodotto simbolo dell’estate e del gran caldo: i gelati (+18,2%). Poi il latte conservato (+15,9%), il pollame, la carne più rincarata, che costa il 15,7% in più. Chiudono la top ten dei prezzi le uova: +13,8%.

Fuori dalla top 10, le patatine fritte (+13,5%), il pane (fresco e confezionato) che sale del 12,5%, i vegetali freschi, che aumentano del 12,1%, i frutti di mare (+11,5%), in 15° posizione lo zucchero (+11,3%), poi lo yogurt (+10,8%), l’acqua minerale (+10,7%).

Considerando l’insieme dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche l’inflazione al 10% si traduce in una stangata media a famiglia pari a 564 euro su base annua. Nel dettaglio, 769 per una coppia con 2 figli, 694 per una coppia con 1 figlio, 919 per una coppia con 3 o più figli.

Prezzi, la classifica generale

Per chi si appresta a partire per le ferie emerge un quadro non certo confortante. In testa alla top ten assoluta degli aumenti annui dei prezzi per i prodotti diversi dagli alimentari, decollano i voli internazionali, al 1° posto con +160,2%. I carburanti sono in 5° posizione con Gpl e metano (+38,6%), al 6° posto con il gasolio (+30,9%) e al 9° con la benzina (+22,3%). 

Male anche i voli nazionali, in settima posizione con +26,9% o noleggiare un’auto, che chiude la top ten con +19,5%. Da segnalare anche gli alberghi, motel e pensioni, fuori dalla top ten, in 13° posizione con un ragguardevole +15,8%. 

Tornando alla top ten assoluta dei prezzi, al secondo posto energia elettrica (+85,3%). Medaglia di bronzo per il gasolio per riscaldamento (+52,5%).

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