La commissione di sottoscrizione è una spesa una tantum che il sottoscrittore paga nel momento in cui decide di investire in un fondo comune. È una voce di spesa che varia da da fondo a fondo e solitamente è più elevata per i prodotti con una connotazione azionari. A discrezione del promotore che colloca il prodotto, la commissione di sottoscrizione può anche essere azzerata. I fondi venduti nei supermercati online, invece, non presentano alcun costo d’ingresso.
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Andrea Dragoni
Contributor dei Corrieri del Risparmio, si occupa soprattutto di risparmio e finanza personale. Precedentemente ha collaborato per diverse riviste specializzate nel settore della finanza.