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Arriva il 19 aprile il nuovo Btp Futura a 16 anni

Terza emissione per il titolo dedicato al retail. Il premio fedeltà, collegato alla crescita dell’economia nazionale, questa volta prevede due tranche

L’appuntamento con la terza emissione del Btp Futura è per lunedì 19 aprile. Lo ha annunciato il Tesoro, spiegando che l’operazione si prolungherà fino al 23 aprile alle ore 13, salvo chiusura anticipata. Il titolo avrà una durata più lunga, con una scadenza di 16 anni.

In linea con le emissioni del 2020, il collocamento, i cui proventi saranno dedicati a finanziare le misure per la ripresa economica dalla pandemia del Covid-19 e le spese relative alla campagna vaccinale, sarà riservato esclusivamente ai risparmiatori privati (cosiddetto mercato retail) e affini.

Come per i precedenti Btp Futura, è previsto un premio fedeltà, collegato alla crescita dell’economia nazionale durante il periodo di vita del titolo, ma a differenza delle passate emissioni, questo verrà corrisposto in due tranche erogate in momenti diversi. In considerazione della durata più lunga, infatti, è previsto che alla fine dei primi otto anni l’investitore che avrà detenuto il titolo sin dall’emissione avrà diritto ad una prima tranche del premio fedeltà con un minimo garantito pari allo 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%, in base alla media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi 8 anni di vita del titolo. 

Alla scadenza finale del titolo (dopo i successivi otto anni), unicamente agli investitori che avranno continuato a detenere il titolo senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, verra’ corrisposta una seconda tranche che includerà due componenti: la prima calcolata sempre in base alla media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni del premio con un minimo garantito dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8%; la seconda calcolata in base alla crescita dell’economia nazionale dal nono al sedicesimo anno con un minimo garantito dell’1% ed un massimo del 3%.

Così come avvenuto nelle precedenti emissioni, si legge nella nota del ministero, il Btp Futura presenterà cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi fissi predeterminati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up). In particolare, le cedole saranno corrisposte in base ad un tasso cedolare fisso per i primi 4 anni, che aumenterà una prima volta per i successivi 4 anni, una seconda volta per i successivi 4 anni ed infine una terza volta per i restanti 4 anni di vita del titolo prima della scadenza. La serie dei tassi cedolari minimi garantiti di questa terza emissione del Btp Futura sarà comunicata al pubblico il giorno venerdì 16 aprile 2021, mentre i tassi cedolari definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento, il giorno venerdì 23 aprile 2021, e non potranno comunque essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti comunicati all’avvio del collocamento. 

Il tasso cedolare dei primi 4 anni resterà invariato, mentre in base alle condizioni di mercato potranno essere rivisti a rialzo, al termine dell’emissione, solo i tassi successivi al primo. Inoltre, il titolo sarà collocato alla pari sul mercato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana per il tramite di due banche dealers: Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Il collocamento non prevede eventuali riparti, né sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo facoltà da parte del Mef di chiudere anticipatamente l’emissione. Per consentire la massima partecipazione dei cittadini all’emissione, l’eventuale chiusura anticipata non potrà comunque avvenire prima di mercoledì 21 aprile, garantendo dunque almeno tre intere giornate di collocamento. Nel caso la chiusura anticipata avvenisse alle 17.30 del terzo o del quarto giorno di collocamento, i tassi cedolari definitivi verranno fissati nella mattina del giorno successivo a quello di chiusura del collocamento. 

Per il sottoscrittore non sono previste commissioni sugli acquisti nei giorni di collocamento, mentre sul rendimento del titolo si applica la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione, su cedole e premio fedeltà, come per gli altri titoli di Stato.

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