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Azionario, occhi puntati sulle trimestrali

La guerra ha portato una riduzione delle stime di crescita e un aumento delle aspettative d’inflazione. Ma l’azionario si è ripreso e il calo dei tassi reali ha reso l’equity l’asset class più interessante

Di Gilles Guibout, Axa Wf Framlington Italy, Axa Investment Managers

Dopo un forte calo iniziale, a marzo i mercati azionari si sono ripresi per poi chiudere vicino alla parità. I timori per la crescita dell’economia globale, legati alle ripercussioni della guerra in Ucraina, e il deterioramento della situazione sanitaria in Cina, con l’annuncio di nuovi lockdown, non hanno in definitiva pesato su dati di inflazione superiori alle aspettative. La forte tensione osservata sui tassi a 10 anni non ha impedito un calo dei tassi reali, rendendo di fatto l’azionario l’asset class più interessante.

Bene i consumi industriali e non ciclici per il mercato italiano

Gilles Guibout, Axa Wf Framlington Italy, Axa Im

Il mercato italiano si conferma ancora una volta un amplificatore dell’eurozona. Eni è l’unica azienda del settore energetico a registrare una performance negativa e, per una volta, le performance settoriali del mercato italiano non rispecchiano la dinamica europea, con i consumi industriali e non ciclici che registrano alcune tra le migliori performance grazie ai rimbalzi di Ferrari e Campari.

In generale, nelle principali piazze europee le migliori performance sono state quelle dei settori che sembrano essere più immuni a un rallentamento della crescita, come la sanità, la tecnologia o le telecomunicazioni, e quelli che beneficiano dell’attuale rialzo dei prezzi, vale a dire il settore dell’energia e delle materie prime. Al contrario, i settori del consumo ciclico e non ciclico sono stati penalizzati dalla prospettiva di una probabile riduzione dei volumi. Nel mercato italiano, invece, questi settori hanno messo a segno progressi.

Trimestrali in cima alle agende

Al di là dell’evoluzione della guerra in Ucraina e delle dichiarazioni dei banchieri centrali, le pubblicazioni trimestrali dovrebbero rappresentare un focus importante nelle prossime settimane. In particolare, offriranno agli investitori l’opportunità di valutare la capacità delle aziende di far fronte a questo contesto inflazionistico sia in termini di margini che di crescita. Si tratta quindi di un termometro importante per misurare la situazione.

Le brutali rotazioni growth-value potrebbero continuare fino a quando le prospettive di crescita e le aspettative d’inflazione non si stabilizzeranno. Riteniamo quindi più che mai importante mantenere un portafoglio equilibrato. Continuiamo ad essere selettivi nella scelta dei titoli e, pur continuando a privilegiare le società che offrono un reale potenziale di crescita del fatturato e/o dei margini, siamo anche alla ricerca di società che abbiano avviato un processo di trasformazione credibile del loro modello economico offrendo la prospettiva di un aumento della redditività e un potenziale di rivalutazione.

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