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Banche Ue redditizie anche con una recessione

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S&P ottimista: risultati solidi per gli istituti dell’Eurozona nel 2022 e, nello scenario di base, anche nel 2023

Con il forte rallentamento dell’economia, è probabile che le banche dell’Eurozona comincino a vedere una rapida flessione nella crescita del volume dei prestiti e dell’attività complessiva. Lo sostengono gli analisti di S&P Global Rating, secondo cui però, grazie al solido avvio d’anno e all’aumento dei tassi d’interesse, gli istituti dell’Eurozona riporteranno comunque risultati solidi nel 2022 e, nello scenario di base, anche nel 2023.

I rischi macroeconomici al ribasso sono però rilevanti. Per il 2023, S&P ha analizzato l’impatto potenziale di due diversi scenari macro sugli utili delle banche dell’Eurozona: una stagnazione (scenario di base) o una piena recessione, anche se di breve durata (scenario negativo).

In entrambi gli scenari, gli analisti si attendono che il sistema bancario dell’Eurozona si mantenga redditizio, anche se in misura ridotta nell’ipotesi più pessimistica.

L’impatto dello scenario negativo dipende dall’esposizione relativa di ciascuna banca ai settori più a rischio. Dipende anche dalla capacità delle banche di gestire e assorbire i crescenti rischi di credito, nonché dal ritmo e dall’intensità della ripresa, che dipenderà a sua volta da un eventuale intervento governativo.

Al momento S&P non prevede azioni di rating su larga scala se lo scenario negativo dovesse materializzarsi. Ciò detto, l’agenzia Usa potrebbe assegnare outlook negativi o abbassare i rating qualora reputasse i singoli istituti meno resistenti di quanto previsto dai rating attuali.

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