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Bitcoin a rischio scacco matto

Da un punto di vista tecnico, si sta formando una figura ribassista che, se completata, porterebbe le quotazioni ad azzerarsi. Ma sopra 38.000…

Si complica la situazione del bitcoin, almeno da un punto di vista meramente tecnico, ovvero di analisi grafica dei prezzi. Dopo i tanti proclami che hanno seguito il terzo halving a maggio 2020 (l’halving è il dimezzamento della produzione dei bitcoin), con gli esperti che guardavano a target stratosferici nell’ordine dei 100mila, 300mila e addirittura 600mila dollari, ora la più blasonata delle criptovalute rischia un tracollo, che potrebbe arrivare con la discesa delle quotazioni sotto quota 30.000.

Solo un colpo di coda potrebbe rimettere in discussione tutto. E questo colpo di coda potrebbe arrivare nel breve periodo dal superamento dell’area di resistenza dinamica posta a 37.000-38.000 dollari.

Ma vediamo nel dettaglio tutti i livelli del bitcoin da tenere sotto osservazione?

La possibilità di ripresa

Il canale discendente di breve

Il bitcoin si trova ora rinchiuso all’interno di un canale discendete, con un supporto dinamico che transita in area 32.000-30.000 dollari e la cui violazione potrebbe aprire la strada a un tracollo delle quotazioni. Questo scenario drammatico verrebbe capovolto, almeno nel breve, solo da una rottura al rialzo del canale discendete, ovvero solo nel caso in cui i prezzi dovessero sfondare al rialzo la resistenza dinamica attualmente in transito tra 37.000 e 38.000 dollari.

In questo caso, il bitcoin si troverebbe subito ad affrontare un primo ostacolo in area 40.000-41.500, superato il quale si aprirebbero spazi di crescita verso i due obiettivi di “Fibonacci” posti a 44.000 e a 48.000. Subito dopo ci sarebbe il terzo obiettivo di “Fibonacci”, in area 52.000, che coincide sia con la linea di supporto, ora resistenza, di un “Testa e Spalle” ribassista che si è completato lo scorso 15 maggio sia con la resistenza dinamica originata dal massimo storico raggiunto il 14 aprile a 64.778 dollari.

Solo il definitivo superamento di area 52mila riporterebbe in forza il trend rialzista di lungo periodo, con obiettivi ben più ambiziosi per la più blasonata delle criptovalute.

L’andamento del Bitcoin

Il rischio tracollo

La soglia maggiormente critica da tenere sotto osservazione, invece, è quella dei 30mila euro. Che non è solo un importante livello psicologico. A quota 30.500 passa anche una linea di supporto che unisce i minimi di un secondo “Testa e Spalle” ribassista in fase di formazione. E la rottura al ribasso di questa linea di supporto confermerebbe appunto il completamento del Testa e Spalle, con un target ribassista da brividi: il valore del bitcoin potrebbe addirittura azzerarsi.

Per calcolare l’obiettivo (in questa ipotesi ribassista) bisogna proiettare la distanza che passa tra il massimo del Testa e Spalle, raggiunto lo scorso 14 aprile a 64.778 dollari (dati investing.com), e la linea di supporto, a 30mila dollari circa. Si tratta di un’escursione di oltre 34 mila dollari, che il bitcoin potrebbe ripetere (sempre al ribasso) se dovesse violare il supporto oggi in transito in area 30.500-30.000.

Il primo Testa e Spalle

Il primo Testa e Spalle

Graficamente si vede come i prezzi del bitcoin abbiano già formato un primo Testa e Spalle, completato anche nel raggiungimento del target ribassista. La figura di inversione si è concretizzata lo scorso 15 maggio, quando le quotazioni hanno infranto la linea di supporto che univa le spalle della figura di inversione in transito a circa 48.900 dollari.

Rotta questa linea di supporto, c’è stato un vero e proprio sell-off sul bitcoin. I volumi sono schizzati e in poco più di una settimana di contrattazioni i prezzi sono crollati a ridosso del target ribassista del Testa e Spalle a quota 30mila (il target viene calcolato sempre come proiezione, dal punto di rottura del supporto, dell’escursione tra il massimo del Testa e Spalle e la linea di supporto).

I target ribassisti

Ora, tenendo fede all’analisi tecnica, se si dovesse completare anche il secondo Testa e Spalle, il target ribassista si collocherebbe praticamente a “zero”, ma con obiettivi intermedi. Il primo step della ipotetica caduta verticale si collocherebbe in area 22mila dollari, dove passa il supporto dinamico originato dai minimi di marzo 2020. Sotto quota 22mila i successivi step sarebbero a 12mila, 10mila e 8mila.

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