Investi Primo piano

Btp Futura al via. Conviene se si è “fedeli”

btp

Partito il collocamento della quarta edizione del titolo dedicato ai risparmiatori per investire sulla ripresa dell’Italia. Tassi cedolari minimi garantiti allo 0,75%, 1,25% e 1,7%

Pioggia di ordini per la quarta emissione del BTp Futura, il titolo dedicato agli investitori retail la cui raccolta andrà a finanziare la ripresa dell’economia italiana. A metà della prima giornata di collocamento le sottoscrizioni si attestano poco sopra quota 650 milioni di euro, con poco più di 18mila contratti conclusi.

La precedente emissione, ad aprile scorso, aveva registrato una raccolta totale di 5,48 miliardi, di cui 2,28 miliardi nella prima giornata, non troppo lontana dagli altri due lanci che avevano chiuso con sottoscrizioni per 6,13 e 5,7 miliardi.

Questo collocamento proseguirà fino a venerdì prossimo 12 ottobre, salvo chiusura anticipata in caso di domanda molto elevata. In ogni caso i primi tre giorni di emissione, cioè fino a mercoledì compreso, sono garantiti.

I motivi del boom

Le ragioni che stanno alla base del successo dei Btp Futura è da ricercare nel doppio vantaggio offerto ai sottoscrittori. Da un lato, infatti, il Btp Futura “dovrebbe” rappresentare una sorta di scudo contro l’inflazione, considerando che paga un tasso fisso crescente nel tempo; dall’altro lato, invece, il titolo italiano premia i risparmiatori più fedeli con una doppia “gratifica” commisurata al Pil nazionale, che saranno pagate alla fine dell’ottavo anno e alla scadenza (dopo 12 anni).

BTp Futura, i tassi minimi garantiti

I tassi minimi garantiti fissati dal Tesoro per il BTp Futura sono dello 0,75% dal primo al quarto anno, dell’1,25% dal quinto all’ottavo anno e dell’1,7% dal nono al dodicesimo anno. I tassi cedolari definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento e non potranno, comunque, essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti di cui sopra. 

In particolare, il tasso cedolare fissato per i primi 4 anni di vita del titolo resterà invariato, mentre, in base alle condizioni di mercato, potranno essere rivisti al rialzo solo i tassi cedolari relativi ai due successivi quadrienni.

I dubbi

A questi tassi, però, il Btp Futura non garantisce una protezione effettiva contro l’inflazione, che a ottobre ha fatto registrare un andamento tendenziale in crescita del 2,9 per cento. Nei primi 10 mesi del 2021, invece, il taso medio d’inflazione si attesta all’1,4%. Paragonato alla crescita media dei prezzi al consumo, quindi, il Btp Futura “pagherebbe” nel suo primo anno di vista un interesso netto reale dello 0,74 per cento.

In pratica, nonostante la cedola netta dello 0,66%, i risparmi perderebbero comunque potere d’acquisto. La situazione migliora leggermente con la cedola prevista dal quinto all’ottavo anno che, sebbene di poco, supera l’inflazione media a 5 anni (0,8%).

Negli ultimi 4 anni di vita, poi, l’ago della bilancia pende a favore del Btp Futura, che paga una cedola netta dell’1,49% a fronte di un’inflazione media negli ultimi 10 anni dello 0,9% (1,3% a 15 anni).

Ma è il doppio premio fedeltà che sposta gli equilibri definitivi e che rede appetibile il Btp futura a patto naturalmente che venga detenuto fino alla scadenza dei 12 anni.

Il premio fedeltà del BTp Futura

Il BTp Futura prevede poi un doppio premio fedeltà, collegato alla crescita dell’economia nazionale durante il periodo di vita del titolo, che sarà corrisposto in momenti diversi.

In particolare, al termine dei primi otto anni, l’investitore che avrà detenuto il BTp Futura sin dall’emissione avrà diritto a un premio intermedio pari al 40% della media del tasso di crescita del Pil nominale registrato nei primi otto anni di vita del titolo, con un minimo dello 0,4% del capitale investito, fino a un massimo dell’1,2%.

Alla scadenza finale, cioè dopo i successivi quattro anni, agli investitori che avranno continuato a detenere il BTp Futura senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, verrà corrisposto un premio finale che includerà due componenti: la prima pari al restante 60% della media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni di vita del titolo, con un minimo dello 0,6% fino a un massimo dell’1,8%; la seconda pari al 100% della media del tasso di crescita del Pil registrato dal nono al dodicesimo anno, con un minimo dell’1% ed un massimo del 3% del capitale investito.

Come sottoscrivere il Btp Futura

È possibile sottoscrivere BTp Futura in banca, alla posta o tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading, dfino a venerdì 12 novembre (fino alle ore 13.00), salvo chiusura anticipata. L’importo minimo acquistabile è pari a 1.000 euro.

Il collocamento non prevede eventuali riparti, né sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini a tutti, salvo facoltà da parte del Mef di chiudere anticipatamente l’emissione. Per consentire la massima partecipazione dei cittadini all’emissione, l’eventuale chiusura anticipata non potrà comunque avvenire prima di mercoledì 10 novembre, garantendo dunque almeno tre intere giornate di collocamento.

Per il sottoscrittore non sono previste commissioni sugli acquisti nei giorni di collocamento, mentre sul rendimento del titolo si applica la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione, su cedole e premio fedeltà, come per gli altri titoli di Stato. Il BTp Futura è sottoscrivibile sul mercato alla pari (prezzo 100) attraverso la piattaforma elettronica Mot di Borsa Italiana per il tramite di due banche dealers: Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Commenta



Articoli correlati

Giappone, nel 2024 emergeranno molte opportunità 

Enzo Facchi

Da Axa Im tre Etf sugli Stati Uniti

Enzo Facchi

Cina, è ora di tornare a puntare sul Dragone

Enzo Facchi
UA-69141584-2